Mediobanca, Nagel: primo trimestre chiuso con un utile sopra le aspettative
Mediobanca è fiduciosa sul raggiungimento dei target del piano al 2023 e ha chiuso il primo trimestre con un utile sopra le aspettative, spinto dalla ripresa dell’attività di credito al consumo e dallo sviluppo sostenuto del wealth management che hanno contribuito alla crescita delle commissioni a livelli record.
E’ quanto ha riportato il Ceo Alberto Nagel in una conferenza stampa sull’andamento del trimestre. Ha sottolineato inoltre che la banca non cerca operazioni straordinarie sul piano delle dimensioni, pur operando in un settore destinato a consolidarsi.
Confermato invece l’interesse di Mediobanca per la crescita esterna nel wealth management, anche se al momento, ha spiegato Nagel, non ci sono opportunità disponibili.
L’utile netto del trimestre è stato di 261,9 milioni, superando le attese di 225 milioni. Rispetto allo stesso periodo del 2020, l’utile è salito del 30,9% con il positivo contributo dei ricavi di tutte le divisioni e dell’apporto della partecipata Generali (95,1 milioni) che torna su livelli ordinari.
I ricavi si attestano a 706,4 milioni, in crescita del 12,8% su anno, con commissioni che per la prima volta superano i 200 milioni (202,7 milioni), in crescita del 7,2% su anno e del 17% su base trimestrale, mentre il margine di interesse è stabile su anno e sale del 4% su trimestre.
Nel credito al consumo l’utile netto trimestrale risale a 90 milioni con un livello di attività che torna pressoché in linea con il periodo pre-Covid.
Nel settore del wealth management l’utile sale del 48% beneficiando della crescita delle masse con Tfa ad oltre 75 miliardi grazie al consolidamento degli attivi gestiti da Bybrook Capital, la cui acquisizione è stata perfezionata a inizio settembre.
La divisione Cib registra invece un calo dell’utile netto del 19% su anno, nonostante la crescita dei ricavi, dovuto alle minori riprese di valore su crediti che lo scorso anno beneficiano della ripresa su Burgo.
Il maggior numero di operazioni di advisory, incluso Mid Cap, e un’intensa attività di lending e Dcm riescono in parte a compensare, relativamente alle commissioni, l’assenza dei grossi ticket dell’anno scorso.
Sul fronte patrimoniale il Cet1 ratio phase-in si attesta al 16,1% a fine settembre, in leggera discesa dal 16,3% dello scorso giugno, scontando l’impatto dell’acquisizione Bybrook e le maggiori deduzioni della partecipazione in Generali.
Per il prossimo trimestre Mediobanca prevede un miglioramento dei volumi creditizi, masse in gestione e pipeline su advisory e capital market, pur in un mercato che appare più volatile.
E’ attesa invece per domani 28 ottobre l’assemblea dei soci, che sarà chiamata ad approvare un nuovo piano di buy-back fino al 3% del capitale, subordinato all’autorizzazione della Bce. All’assemblea saranno presenti anche Leonardo del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone, grandi azionisti di piazzetta Cuccia ma avversari di Nagel sul fronte di Generali (clicca qui per la video scheda sulla Lotta per Generali)