MORGAN STANLEY PER IL POSSIBILE IPO DI BANCA FARMAFACTORING
Sembra che sarà Morgan Stanley l'advisor incaricato dal fondo statunitense Apax, azionista principale, a valutare la possibilità della quotazione a Piazza Affari di Banca Farmafactoring, istituto che opera sui crediti vantati da pubblica amministrazione, case farmaceutiche, aziende sanitarie e ospedali.
La banca d'affari statunitense, nella scorsa primavera aveva già curato per la stessa Banca Farmafactoring, in qualità di underwriter e lead manager, il lancio di un bond da 300 milioni di euro.
L'istituto, nato 30 anni fa, è controllato dal veicolo FF Holding, di proprietà (92%) dei fondi di Apax Partners. Nell'ultimo anno ha esteso la sua attività ed è diventata banca con accettazione della richiesta da parte di Banca d'Italia: attualmente il gruppo vanta uno dei bilanci più solidi nel settore creditizio, con un core tier 1, nel giugno del 2014 del 21%.
Nell'ultimo esercizio la banca, guidata dall'ex-manager Apax Massimiliano Belingheri (nella foto), ha registrato un utile netto di 49 milioni, un Roe del 26,3% e volumi d'affari complessivi di 4,54 miliardi di euro (di cui 1,77 miliardi di acquisti di credito pro soluto) contro i 4,33 miliardi (1,71 miliardi di crediti pro soluto) del 2012. Di recente, Banca Farmafactoring ha sviluppato l'attività nei canali su Internet e ha lanciato Conto Facto, un conto deposito online.
Prima di Apax, al quale è stato ceduto il controllo nel 2006, l'istituto era gestito da Confarma (60%), associazione dei produttori farmaceutici, assieme con tre banche: Capitalia (con il 10%), BnlIfitalia (con il 19%) e Mps (con il 11%).