Mps cede a Poste il 10,3% di Anima per 215 milioni
Via libera dei cda alla cessione del 10,3% di Anima Holding da Banca Monte dei Paschi di Siena a Poste Italiane. Il prezzo pattuito, si legge nella nota, è pari a 6,8 euro per azione contro i 7,15 euro della chiusura di ieri, per un totale di 210 milioni, più il dividendo per l’esercizio 2014 che sarà attribuito a Mps, 0,167 euro per azione, pari a ulteriori 5,2 milioni.
Secondo il Monte la compravendita comporta un impatto netto positivo a conto economico di circa 115 milioni, con un impatto positivo pari a circa 20 punti sul CET1 consolidato, che al primo gennaio era al 10,7%. I prodotti del risparmio gestito di Anima, di cui è socia anche Popolare di Milano con il 16,8%, continueranno a essere distribuiti attraverso la rete Mps come previsto da precedenti accordi validi fino al 29 dicembre 2030.
Inoltre, nell’ambito dell’accordo, «al fine di proteggere Poste da eventi di straordinaria portata legati al rischio di mercato, è stato previsto un meccanismo di aggiustamento del prezzo di cessione a favore di Poste parametrato al prezzo medio di mercato delle azioni Anima ponderato per i volumi giornalieri scambiati dalla data di sottoscrizione del contratto fino al 24 luglio 2015, data entro cui deve essere completato il Capital Plan di Mps». Qualora il prezzo medio ponderato dovesse risultare inferiore a 5,27 euro, Mps si impegna a retrocedere al gruppo guidato da Francesco Caio (nella foto) l’importo 1,53 euro per ciascuna azione.
La vendita della partecipazione in Anima da parte del Monte, si legge, «si colloca tra le azioni previste dal Capital Plan della Banca, predisposto a novembre scorso a seguito della conclusione dell’esercizio di Comprehensive Assessment».
Nell’operazione, Mps è stata assistita da Citi e UBS Limited, che agiscono in qualità di financial advisors nel contesto del Capital Plan della Banca.