N26 sbarca negli Usa e in Italia arriva l’Iban

N26 sbarca negli Stati Uniti. L’annuncio – per quanto riguarda l’Italia – è stato dato da Andrea Isola, general manager della banca online europea, nel corso di una conferenza stampa, a Milano.

“Partiamo con 100mila clienti”, ha spiegato Isola. Il lancio pubblico è previsto nel corso dell’estate. Valentin Staff, co-founder e ceo di N26, considera l’approdo in terra americana “un importante traguardo per cambiare l’esperienza bancaria a livello globale e raggiungere più di 50 milioni di clienti nei prossimi anni”.

Isola ha sottolineato la trasformazione digitale in atto nel settore bancario, un processo nel quale N26 vuole essere protagonista. Il manager ha ripercorso la storia e le caratteristiche del gruppo, che attualmente vanta oltre 3,5 milioni di clienti, che effettuano 400 transazioni al minuto, per un valore transato mensile superiore ai 2 miliardi di euro. N26 ha superato i 1.300 dipendenti: “Ogni mese entrano circa 100-120 persone”, ha affermato Isola.

L’assenza di una rete di filiali e di un’IT legacy consente a N26 di avere costi bassi, sia per quanto riguarda personale e gestione, sia per acquisire nuovi clienti. La banca nata in Germania fa leva soprattutto sulla facilità di utilizzo dell’app: “Il 70% dei clienti ci ha conosciuto grazie al passaparola”.

Nel capitale di N26 sono presenti Gic, Insight Venture Partners, Tencent, Horizon Ventures, Allianz, Battery Ventures, Valar, Earlybird e Red Alpine. Il gruppo dalla nascita a oggi ha raccolto oltre 500 milioni di dollari e al gennaio scorso aveva una valutazione di 2,7 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda l’Italia, N26 ha raggiunto quota 500mila clienti, quintuplicati negli ultimi dodici mesi, concentrati nelle grandi città. Isola ha sottolineato le peculiarità del mercato italiano: “La penetrazione delle carte di credito è bassa, ci sono tanti terminali Pos e l’utilizzo del contante per i pagamenti è ancora molto elevato (86% delle transazioni totali, contro il 34% della Gran Bretagna e il 15% della Svezia). L’Italia, però, sta vivendo un boom dei pagamenti via cellulare”. Una situazione ideale per una banca che punta sull’utilizzo dell’app e del cellulare. Nata come banca rivolta ai giovani, N26 in Italia conta sul 60% di clienti sotto i 35 anni, ma “cresce la clientela più senior”. Alta, rispetto alla media delle fintech, la percentuale di donne: 25%. Ed elevato anche il peso dei freelancers, 15%, mercato che in Italia conta 5 milioni di persone.

Attualmente N26 propone tre tipologie di affiliazione: free, paid e premium. Isola ha spiegato che le fonti di ricavi del gruppo sono le commissioni sulle transazioni, i prodotti a pagamento e le partnership a valore aggiunto.

Il manager ha illustrato i servizi lanciati ultimamente e preannunciato partnership a livello locale, come quella siglata con Glovo. Entro la fine di settembre, poi, arriverà l’Iban per i clienti italiani, che consentirà di accreditare lo stipendio e compiere le altre operazioni tipiche di un conto corrente. Non è previsto, al momento, il lancio in Italia di prestiti e altri prodotti finanziari.

Noemi

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