Neuberger Berman chiama Alberto Salato da Blackrock alla guida del Sud Europa

Neuberger Berman annuncia l’ingresso di Alberto Salato (nella foto) che andrà a ricoprire, con effetto immediato, il nuovo ruolo di Head of Southern Europe. Salato, basato a Milano, sarà responsabile dello sviluppo della clientela in Italia e nella Penisola Iberica, riportando direttamente a Dik van Lomwel, Head of EMEA and LatAm.

Salato entra a far parte di Neuberger Berman dopo la sua esperienza in Blackrock Investment Management, dove ha ricoperto il ruolo di Managing Director e responsabile dello sviluppo e del mantenimento della relazione con i clienti istituzionali italiani per oltre dieci anni. In precedenza ha lavorato per Franklin Templeton Investments, dopo aver iniziato la sua carriera presso la divisione Private Banking di JP Morgan a Milano.

“Abbiamo deciso di creare il nuovo ruolo di Responsabile per l’area Sud Europa per ottimizzare le sinergie in questa regione dove, in mercati per noi importanti come Italia, Spagna e Portogallo, la nostra clientela continua ad aumentare”, ha spiegato van Lomwel.

Neuberger Berman ha costruito negli anni una forte presenza locale nel Sud Europa, con le aperture degli uffici di Milano nel 2011 e poi a Madrid nel 2015, anno in cui in Italia  si è aggiunto anche un team di private equity, cioè Renaissance Partners, basato a Milano, che di recente ha quotato la holding Aurora (leggi l’intervista al partner Fabio Canè) dopo essersi aggiudicato lo scorso maggio maggio un portafoglio di 17 quote di minoranza tramite l’investimento nel 44,55% delle quote di Fondo Italiano di Investimento per 75,4 milioni di euro e aziende come Comeltz, Biolchim e Uteco.

Contestualmente, il cda di Nb Aurora ha approvato il la relazione finanziaria semestrale a giugno 2018. Dopo la cessione delle partecipazioni in Rigoni di Asiago, Sanlorenzo, Ien e Truestar – con una plusvalenza realizzata da NB Aurora di 12,8 milioni – le 13 aziende attualmente in portafoglio esprimono un fatturato di circa 1,5 miliardi e un Ebitda di circa 200 milioni con un Indebitamento Netto pari a circa 400 milioni al 31 dicembre 2017).

Rispetto all’ammontare raccolto in quotazione, avvenuta nel maggio scorso, cioè 151,6 milioni, il NAV è cresciuto di circa il 14% a circa 172,7 milioni (dopo aver assorbito i costi di quotazione) di cui circa 107,8 milioni rappresentati dalle quote di FII e 64,9 milioni di cassa netta. Il risultato netto al 30 giugno 2018 è quindi pari a 26,8 milioni.

Il CdA ha inoltre nominato Karl Pardaens quale presidente del consiglio di amministrazione.

Noemi

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