Nexi debutta in Borsa. Esordio a meno 6%

Hanno preso il via oggi 15 aprile le contrattazioni sul Mta di Borsa Italiana delle azioni di Nexi, società specializzata nei pagamenti digitali, ossia la più grande ipo del 2019 con una sottoscrizione che ha registrato una richiesta al prezzo di offerta per un controvalore superiore a 5,4 miliardi di euro da una platea di più di 340 primari investitori internazionali  una capitalizzazione iniziale di 5,7 miliardi. Il controvalore complessivo dell’offerta pubblica iniziale è stato di oltre 2 miliardi.

Tuttavia, all’alba della quotazione, le azioni del gruppo di pagamenti digitali ha segnato un calo del 6%, a 8,38 euro rispetto al prezzo Ipo fissato nella parte bassa della forchetta a 9 euro. Elevati i volumi: alla stessa ora erano passate di mano circa 48 milioni di azioni (poco più, quindi, di 400 milioni di euro di controvalore).

“Ci preoccupiamo delle condizioni geopolitiche e dell’incertezza ma chi si quota nel mezzo del marasma spesso ha avuto più successo e saputo mantenere le promesse. È quello che auguriamo anche a Nexi” ha detto il presidente di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi poco prima dell’avvio della seduta.

In merito alla tempistica della quotazione, l’ad Paolo Bertoluzzo (nella foto) ha commentato: “La nostra indubbiamente è una sfida coraggiosa, non c’è dubbio”. Nexi è pronta a cogliere eventuali occasioni che creino valore per gli azionisti “ma di progetti al momento non ce ne sono. Di contatti fra operatori ce ne sono tutti i giorni, ma non ci sono progetti se non di fare bene con il nostro piano” e il riferimento è alla società scandinava Nets.

Quanto alla quotazione, Bertoluzzo ha commentato: “Oggi è solo il primo giorno di un lungo percorso. Poi vedremo”.

Nell’operazione, Banca IMI, Bank of America Merrill Lynch, Credit Suisse, Goldman Sachs International e Mediobanca hanno agito in qualità di Joint Global Coordinator. Banca Akros e Banca IMI hanno agito come sponsor.

 

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