Nicastro con Giovanelli prosegue la vendita delle good bank

Una decina di manifestazioni di interesse, soprattutto da parte di fondi di private equity come Apollo, Fortis, Canterbridge e Anacap, e la definizione della short list entro due settimane.

Prosegue così il processo di vendita delle quattro “good bank” nate dalla ristrutturazione di Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca delle Marche, CariFerrara, CariChieti gestito da Roberto Nicastro (nella foto). L’iter è definito. Dopo la scelta dei finalisti, che avranno accesso alla data room, in modo da poter pienamente valutare lo stato della quattro nuove banche e formulare, le offerte vincolanti dovrebbero arrivare entro luglio. A quel punto ci sarà il tempo per le negoziazioni e per chiudere le cessioni entro il 30 settembre senza ulteriore deroghe.

I tempi non sono così stretti ma il lavoro da fare è molto, a partire dalla ricostruzione delle quattro banche dalle ceneri delle precedenti: “La riabilitazione è già iniziata e lo staff al lavoro sta facendo egregiamente il proprio mestiere”, ha detto Nicastro in un’intervista al Corriere della Sera, “le macchine sono ripartite, in questi mesi abbiamo erogato cinque miliardi di nuovi fidi e 700 milioni di nuovi mutui. Stiamo riappropriandoci del nostro ruolo all’interno di quelle comunità”, ha aggiunto. 

Ad aiutarlo c’è un team che da un paio di mesi vede anche la presenza di Andrea Giovanelli, esperto di npls con un passato in UniCredit e un passaggio nel veicolo Pillarstone Italy. Il suo compito, spiega il banker a financecommunity.it, è quello di “otttimizzare la gestione delle sofferenze affidate alle banche con contratti di servicing, gestire gli incagli che sono rimasti e supportare il processo di vendita degli istituti”. 

Noemi

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