Npe, Banca Ifis e Credito Fondiario allungano tempi e riducono perimetro partnership
Banca Ifis e Credito Fondiario allungano i tempi delle trattative su una partnership e ne riducono contestualmente il perimetro.
Con un comunicato congiunto, pubblicato nella serata di ieri, le società hanno annunciato che alla scadenza del periodo di negoziato in esclusiva – fissato appunto per il 2 ottobre – non è stata raggiunta un’intesa; di conseguenza, “le parti hanno concordato una proroga fino al 31 ottobre, durante la quale saranno condotti ulteriori approfondimenti in merito ai termini e condizioni della possibile operazione”.
A testimonianza del fatto che Banca Ifis e Credito Fondiario stanno incontrando più di qualche difficoltà nel trovare un accordo è stato deciso di ridurre l’eventuale partnership al solo settore del debt servicing. Il 2 agosto scorso, quando vennero annunciate le trattative, il comunicato riferiva di una potenziale partnership nei settori del debt servicing e debt purchasing. Niente più alleanza sul fronte dell’acquisto di crediti non performing, pertanto, ma solo eventualmente sulla gestione.
La proroga non giunge certo come un fulmine a ciel sereno: in occasione del convegno annuale sugli npl, quest’anno chiamato Run the industry, organizzato proprio dalla banca veneta il 26 e il 27 settembre, dalle parole dei manager dei due gruppi si evinceva piuttosto chiaramente che un allungamento dei tempi era nell’aria. Il direttore generale di Credito Fondiario, Iacopo De Francisco (nella foto), aveva assicurato che il negoziato non era destinato a naufragare (“Stiamo lavorando, la cosa ci piace, facciamo le nostre valutazioni”), ma non aveva smentito le indiscrezioni su una proroga. L’amministratore delegato di Banca Ifis, Luciano Colombini, era stato più esplicito: “E’ un’operazione complessa, con aspetti regolamentari, legali, contabili… man mano che andiamo avanti nell’esplorare molto diligentemente emergono questioni, non ostative, ma che vanno esaminate. Stiamo lavorando alacremente”. E a chi gli aveva chiesto se si andasse verso una proroga, aveva risposto: “Potrebbe essere possibile”.
Diversi osservatori dell’industria dei crediti non performing ritengono che non sia facile conciliare le due anime: Banca Ifis, infatti, è focalizzata soprattutto sui portafogli consumer unsecured, mentre Credito Fondiario ha una specializzazione sui portafogli medio-grandi secured. Da vedere se, riducendo il perimetro dell’eventuale alleanza alla sola gestione, entro fine mese si troverà il modo per far camminare due gambe così diverse alla stessa velocità.