Nuove nomine in UniCredit, TJ Lim diventa group deputy chief risk officer
UniCredit rafforza la gestione del rischio, in linea con la “revisione strategica più ampia” e un approccio “più proattivo alla gestione del suo portafoglio di crediti non-core”, con la nomina di figure ad hoc per gestire questa fase di cessione di portafogli.
In particolare, TJ Lim (nella foto), attuale global head of markets nell’ambito della divisione corporate & investment banking, assumerà la carica di group deputy chief risk officer, ruolo di nuova istituzione, a diretto riporto di Massimiliano Fossati, group chief risk officer di UniCredit. TJ Lim avrà l’incarico specifico di coordinare la gestione e le cessioni di crediti deteriorati e di qualsiasi altro distressed e repossessed asset che necessiti di soluzioni di mercato.
Inoltre, TJ Lim lavorerà con il Chief Risk Officer di Gruppo sulla supervisione dei modelli di rischio di mercato, di credito, di liquidità e operativo di tutte le società del Gruppo, così come contribuirà alla pianificazione strategica del rischio, con particolare riferimento alle attività del Corporate & Investment Banking”.
Contestualmente, Guy Laffineur, attualmente deputy head of markets, sarà nominato global head of markets.
Nel frattempo, la banca si prepara anche a studiare un aumento di capitale perché “la vendita di quote di Fineco Bank e Bank Pekao potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la Banca centrale europea”. A spiegarlo a Reuters è lo stesso presidente dell’istituto Giuseppe Vita. Secondo gli analisti il gruppo potrebbe aver bisogno di una iniezione di capitale fresco fino a 10 miliardi anche se il precedente ad, Federico Ghizzoni, ha sempre negato la necessità di ricorrere al mercato dei capitali.
Spinti dalla scarsa redditività della banca e per la preoccupazione dovuta al gran peso di prestiti non performing fra gli attivi della banca, gli investitori hanno iniziato a vendere, tanto che da inizio anno i titoli della banca di Piazza Aulenti hanno perso oltre il 60% del proprio valore.
Per arginare i timori, il nuovo ceo Jean Pierre Mustier ha annunciato una ricognizione di tutti gli asset del gruppo per aumentare la capacità della banca di generare utili e rafforzarne la posizione patrimoniale. .Il Cet1 di Unicredit è al 10,5%, appena al di sopra del limite posto dalla Bce, che è del 10% e lontano dal 12,9% della rivale Intesa Sanpaolo.
L’improvviso annuncio martedì, della vendita del 10% di Fineco per un introito di 328 milioni e del 10% di Pekao per 749 milioni di euro ha convinto il mercato che seguiranno a breve altre vendite e richieste di nuovo capitale.