Olimpiadi 2026 Milano, un’occasione per la crescita dell’immobiliare
Milano, dopo l’assegnazione delle prossime Olipiadi invernali del 2026, si prepara a una nuova fase di crescita del turismo e soprattutto dell’interesse degli investitori esteri di real estate. “Un expo al quadrato” come ha commentato Mario Breglia (nella foto), presidente di Scenari Immobiliari, aprendo l'”Hospitality Forum 2019 – Alberghi da vivere e da vedere”, organizzato a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Castello Sgr.
Nel 2018 il mercato immobiliare alberghiero italiano ha registrato un andamento positivo: il fatturato è arrivato a quota tre miliardi di euro di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione, con un incremento di nove punti percentuali rispetto all’anno precedente. Parallelamente, aumenta la propensione per l’investimento nel settore da parte di investitori istituzionali, sempre più propensi a includere nei propri portafogli l’asset class alberghiero oppure ad aumentarne la quota. Le previsioni per il 2019 sono di un ulteriore aumento del fatturato che raggiungerà un ammontare complessivo di 3,4 miliardi di euro. È quanto emerge dal “Rapporto 2019 sul mercato immobiliare alberghiero” presentato durante l’Hospitality Forum 2019.
A livello europeo il 2018 è stato un anno positivo per il mercato immobiliare alberghiero, con il capitale movimentato nelle transazioni che ha superato i 24 miliardi di euro (+3,9% sul 2017), considerando anche le importanti acquisizioni di gruppi e società con sottostante asset che hanno contraddistinto il comparto. Nel complesso, nelle diverse transazioni e fusioni avvenute nel 2018, sono passate di mano oltre 200mila camere, diffuse nelle principali località del continente. Sono state particolarmente attive le società di private equity (circa il 21% degli investimenti), seguite dagli investitori istituzionali (17 %), dagli operatori alberghieri (11 %) e dal REIT (9 %). Soltanto una carenza di prodotto idoneo alle richieste degli investitori ha mantenuto i volumi transati su livelli prudenti, rispetto all’appetibilità del mercato anche se i primi mesi del 2019 hanno fatto registrare una rinnovata fiducia nel comparto e un’attrattività degli investimenti.
In Italia, come in Europa, le tendenze più significative della ricettività si evidenziano ripercorrendo i più rappresentativi interventi, in termini di aperture, cambi di gestione e ristrutturazioni, avvenute negli ultimi dodici mesi. Prendendo in considerazione 28 iniziative, completate tra luglio 2018 e giugno 2019 per un totale di 2.186 camere, con una quota maggioritaria di nuove aperture (20 in totale), emerge un mercato ancora dinamico, sebbene con livelli leggermente inferiori rispetto all’anno precedente (solo nel primo semestre del 2018 le aperture erano 24), orientato principalmente su prodotti innovativi e verso il segmento lusso.
In Europa il costante dinamismo dell’offerta, analizzato attraverso il rilievo dei numerosi interventi di nuove aperture, cambi di gestione o ristrutturazioni, costituisce un indicatore di come la ricettività alberghiera si prepara ad incontrare le esigenze della domanda. Considerando 45 interventi completati negli ultimi dodici mesi per un totale di oltre 10mila stanze, si individuano distinte azioni tese a facilitare questo incontro. Creazione di nuovi brand, aggiunta di servizi innovativi, costruzione di spazi dedicati alla socialità, differenziazione del prodotto secondo il target, scelta dell’immobile e posizionamento territoriale.