Parmalat, accordo con JP Morgan da 42 milioni

La vicenda della Parmalat di Calisto Tanzi ritorna sulle pagine dei giornali, stavolta per il caso delle banche che collocarono i bond del gruppo prima del default del 2003. Ad uscire di scena dalla vicenda dopo oltre 10 anni è JP Morgan che «riconoscerà a Parmalat, senza che ciò costituisca ammissione di responsabilità, l’importo complessivo di 42,9 milioni di euro, ad integrale e definitiva tacitazione delle pretese avanzate nei suoi confronti», si legge in un comunicato.

La banca americana, insieme ad altri istituti nazionali e internazionali, finirono nell’occhio del ciclone per avere collocato sul mercato primario bond per 1,25 miliardi di euro tra il 2000 e il 2002. Quei soldi servirono in parte per ripagare i debiti che Parmalat aveva con le banche e i titoli destinati solo ad investitori istituzionali vennero scaricati sui risparmiatori . Nonostante le conseguenze della vicenda, oggi qualcuno cerca di introdurre subdolamente la clausola dell’emissione ai retail dei bond istituzionali, finora senza successo.

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