Pool di banche per il collocamento del Btp a 15 anni da 10 miliardi
Superano di tre volte il quantitativo emesso, a 35,5 miliardi, le richieste da parte di oltre 300 investitori per il nuovo Btp a 15 anni da 10 miliardi di euro collocato nella giornata di ieri 15 gennaio, a dimostrazione di un ritorno di interesse dagli investitori per il debito sovrano italiano.
Nonostante il difficile contesto di mercato, il consorzio dei bookrunner, che ha visto la partecipazione di Unicredit, Barclays, Citigroup, Hsbc France e Jp Morgan, ha collocato il Btp a investitori, di cui i due terzi internazionali, al prezzo di 99,609 corrispondente a un rendimento lordo annuo all’emissione del 3,41%. Il titolo, a scadenza 1° marzo 2035 e tasso annuo 3,35%, è pagato in due cedole semestrali. La differenza rispetto al precedente benchmark a 15 anni (settembre 2033) è di 18 punti base, quando le attese erano per 20-22 punti base, quindi superiori.
Nel dettaglio degli investitori, i fund manager si sono aggiudicati circa il 55% dell’emissione, mentre poco meno del 21% è stato sottoscritto da banche. Di rilievo è stata la partecipazione degli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo, che hanno acquistato circa il 15% (in particolare circa il 10% è andato a fondi pensione e assicurazioni mentre circa il 5% è stato assegnato a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato circa il 7% dell’emissione, mentre il restante 2% del nuovo titolo è stato sottoscritto principalmente dal private banking e da imprese non finanziarie.
La grande richiesta, ha commentato Luca Falco (nella foto), l’operazione va “a conferma della forza dei fondamentali sottostanti all’economia del nostro Paese” e “rappresenta un’ulteriore evidenza che, nonostante la volatilità, il mercato è aperto e ricettivo nei confronti del debito sovrano italiano”.