FRANCESCO PROFUMO PRESIDENTE ACRI

Profumo (Acri): «Le fondazioni in passato utilizzate come bancomat. Basta con i finanziamenti a fondo perduto»

«Nell’ambito del bene comune, le fondazioni bancarie fanno da apripista per progetti sperimentali, con l’obiettivo di coinvolgere soggetti pubblici e privati». Così è intervenuto Francesco Profumo (nella foto), presidente di ACRI, in esclusiva all’Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia, in occasione del webinar online, dal titolo “Superamento delle diseguaglianze e inclusione sociale”. L’evento, moderato dal presidente del comitato di indirizzo Riparte l’Italia, Luigi Balestra, ha visto tra gli ospiti anche Raffaella Pannuti, presidente ANT, e Gianfranco Torriero, vice direttore generale dell’ABI. Ha concluso il webinar, Gianni Letta, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Temi come il superamento delle diseguaglianze e dell’inclusione sociale, accanto a sostenibilità e digitalizzazione, hanno certamente guadagnato rilevanza, meritando di entrare nella lista delle priorità per la ripresa post-covid.

«Un tema centrale – di cui le fondazioni si occupano da anni – è quello della povertà educativa, che è anche la premessa per la povertà economica e culturale. Questo è un ambito su cui le fondazioni lavorano e investono in modo specifico. È chiaro che la scuola di domani dovrà essere fatta anche al di fuori delle aule scolastiche».

In merito alle iniziative che faranno parte del Pnrr, Profumo sostiene sarà fondamentale per il futuro del Paese, investire con attenzione e lungimiranza. Per quanto riguarda il Sud e Isole, da sempre in una situazione critica, Il presidente di ACRI ribadisce l’importanza di impiegare risorse nell’educazione e nel sociale.

«Nel Pnrr ci sono risorse importanti dal punto di vista materiale, ma serve anche altro: per cambiare la direzione del Sud bisogna investire anche nell’educazione, nella ricerca, nelle reti di prossimità, in strumenti che possano aiutarci a costituire la rete sociale dell’Italia. Le risorse materiali non sono sufficienti», spiega il presidente di ACRI «dobbiamo riuscire ad attirare talenti che il Sud».

Nell’ottica della distribuzione delle risorse economiche, Profumo sottolinea: «Ogni euro deve produrre condizioni migliori per il Paese, fornendo opportunità di crescita, non solo economica, ma anche sociale e culturale» specifica, «Servono strumenti adeguati da adoperare come leva per creare risorse. Abbiamo bisogno di costruire un’infrastrutturazione sociale durevole. Questa fase storica può darci un’opportunità per uscire da una condizione, aggravata dalla pandemia, ma che si trascina già da anni».«Credo» conclude il presidente Profumo, «che nelle grandi difficoltà che si sono manifestate in questa fase storica ci siano anche delle importanti occasioni da cogliere. Sono opportunità legate alle risorse economiche che ci sono state elargite, ma non solo. Un’altra grande opportunità è data dalla tendenza che si sta sviluppando verso la ricerca di una diversa cultura nel nostro Paese. Verso la sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale, che sia continuativa. Non l’abbiamo mai fatto, abbiamo sempre pensato che una volta finite le risorse sarebbe finito anche il progetto. Da questo punto in poi sarà importante creare strutture, fisiche e non, che siano fatte per durare».

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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