PwC advisor di Ferrovie per la vendita di Centostazioni Retail
Assistita da PwC Advisory, Ferrovie dello Stato ha messo il 100% di Centostazioni Retail (Cs Retail), società di nuova costituzione che possiede i diritti di sfruttamento economico per oltre 20 anni degli spazi commerciali e pubblicitari di cinque stazioni ferroviarie, ossia Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Padova, Torino Porta Susa e Napoli Afragola.
Per PwC è a lavoro un team composto da Fabrizio Cigliese Parter Deals, Gabriele Ferrante, Director Deals, e Paolo Guglielminetti Associate Partner Consulting.
Le manifestazioni d’interesse, ha stabilito Fs, dovranno pervenire entro le 12 del 13 aprile prossimo e potranno presentare soggetti, italiani o esteri, fra i quali fondi d’investimento in forma singola o associata oppure in forma di consorzi o raggruppamenti temporanei d’impresa.
Questi soggetti dovranno dimostrare di aver realizzato negli ultimi tre esercizi un fatturato lordo annuo medio almeno pari a 70 milioni di euro, di cui almeno 50 milioni nello specifico ambito della gestione e/o sviluppo di spazi commerciali e pubblicitari. I soggetti interessati devono aver inoltre chiuso l’esercizio 2017 con un patrimonio netto non inferiore a 75 milioni di euro.
Cs Retail, che comprende circa 19 mila aree commerciali a reddito, circa 60 negozi, stando ai dati pro-forma 2017 conta ricavi pari a circa 7 milioni e un ebitda di 3 milioni. A regime, ossia il 2023 per le stazioni di Milano PG, Torino PS, Padova e Roma Ostiense e il 2026 per Napoli Afragola, la società dovrebbe contare su 26 mila aree commerciali a reddito, 170 negozi, ricavi pari a circa 20 milioni e un ebitda di 10 milioni.
Tra i primi potenziali interessati al deal c’è Grandi Stazioni Retail (Gs Retail), società titolare della concessione di lungo termine per lo sfruttamento economico degli spazi delle 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane (oltre che di due stazioni ferroviarie nella Repubblica Ceca), che nel giugno 2016 è stata acquisita dalla cordata Antin Infrastructure, Icamap e BG Asset Management ma anche, stando a Reuters, Altarea, Lone Star e il fondo infrastrutturale di Deutsche Bank, tutti soggetti già in corsa per GS Retail.