Rimorchiatori Riuniti verso la scelta di Deutsche Bank quale partner finanziario

Sarebbe Deutsche Bank, stando a quanto risulta a financecommunity.it, l’investitore scelto da Rimorchiatori Riuniti, affiancato da Lazard, quale nuovo partner finanziario, battendo le offerte degli altri tre fondi in gara, ossia F2i, Blackstone e First State Investments.

La banca tedesca, attraverso la controllata Deutsche Alternative Asset Management (Daam), affiancata da Mediobanca, ha infatti ottenuto un periodo di esclusiva per finalizzare l’acquisizione della quota di minoranza messa in vendita dal gruppo armatoriale genovese, pari al 35% del capitale, e con tutta probabilità  la scelta dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime settimane.

Il nuovo investitore finanziario avrà il compito di portare risorse fresche per accompagnare l’azienda guidata dalle famiglie Gavarone e Delle Piane in un percorso di crescita che prevede anche eventuali future acquisizioni, anche se, per il momento, non sembrerebbero essere state individuati target specifici. L’azienda è molto attiva sul fronte m&a e negli ultimi sette anni ha chiuso diversi acquisti, fra i quali quello di Rimorchiatori Augusta da Augustea Holding per 60 milioni (altri 15 sono soggetti ad alcune condizioni) e prima ancora l’acquisto del 50% di Gesmar dalla Setramar di Ravenna.

Nel dettaglio, le risorse dovrebbero confluire anche a una nuova sub-holding, Rimorchiatori Mediterranei Spa, in cui confluiranno le quote di maggioranza in Rimorchiatori Riuniti Porto di Genova, Rimorchiatori Salerno, Rimorchiatori Augusta e Rimorchiatori Malta, e anche il 50% della Gesmar. Queste aziende sono concessionarie di attività di rimorchio portuale a Genova, Salerno, Augusta, Ravenna, Trieste e Ancona.

Rimorchiatori Riuniti, guidato dall’amministratore delegato Gregorio Gavarone, nel 2016 ha fatturato 114,5 milioni di euro (dai 121,8 milioni del 2015), con un Ebitda di 55,5 milioni, un Ebit di 31,2 milioni e un utile netto positivo di 17,6 milioni di euro (25,7 milioni 12 mesi prima). Il gruppo opera in particolare nel rimorchio portuale – che nel 2016 ha fatturato 93,8 milioni per un utile di 21 milioni – ma anche nell’offshore e nello shipping (portacontainer e portarinfuse).

Noemi

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