Sace Simest, firmati accordi per 5 miliardi di dollari negli Emirati Arabi
Sace Simest, il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del gruppo Cassa depositi e prestiti, ha firmato una serie di accordi con gli Emirati Arabi Uniti per il valore di 5 miliardi di euro. Tra i settori maggiormente interessati ci sono l’oil&gas, l’energia, le infrastrutture, i trasporti e la logistica, comparti al centro dei piani di sviluppo urbanistico e strutturale degli Emirati. Anche il settore dell’agribusiness presenta un significativo dinamismo, grazie all’interesse per questo mercato di tante eccellenze del made in Italy. Inoltre, non mancano progetti relativi ad Expo 2020, in programma nella città di Dubai.
Fra le altre cose, Sace Simest ha stipulato un accordo di riassicurazione con Etihad Credit Insurance (Eci), l’agenzia di credito all’esportazione degli Emirati Arabi Uniti. Questo accordo, che prevede il sostegno alle imprese italiane che operano sul mercato emiratino, è stato firmato da Alessandro Decio (nella foto), amministratore delegato di Sace e da Massimo Falcioni, amministratore delegato di Eci, alla presenza del vice premier e ministro dello sviluppo economico italiano, Luigi Di Maio, e dal ministro dell’economia e vice presidente del cda di Eci, Saeed Al Mansoori e rappresenta il primo passo concreto di un’intesa più ampia firmata lo scorso anno con cui le due società di credito all’esportazioni hanno gettato le basi di una cooperazione a sostegno dell’interscambio e degli investimenti tra i due paesi.
Nello specifico, l’accordo di riassicurazione con Eci consentirà a Sace Bt, società operativa del polo specializzata nell’assicurazione del credito a breve termine, di mettere a disposizione delle aziende italiane e delle loro controllate operanti negli Emirati Arabi Uniti le proprie soluzioni assicurative a tutela del fatturato e di un’efficace gestione dei flussi di cassa.
Aperto nel 2016, l’ufficio di Sace Simest di Dubai svolge le funzioni di hub per l’intera Area Mena e, dalla sua inaugurazione a oggi, ha visto triplicare il proprio portafoglio d’impegni da 4,4 a 16,2 miliardi di euro. Un sostegno destinato a crescere ancora, alla luce della firma dei nuovi accordi.
Per quanto riguarda Expo 2020, infatti, è stata siglata una lettera d’interesse per supportare progetti connessi alle imprese italiane e un accordo di collaborazione con il commissario generale di sezione per le imprese italiane coinvolte nella progettazione e nell’allestimento del padiglione italiano.
Firmate, poi, due lettere d’interesse con la Dubai Aviation Corporation, a sostegno di export e investimenti, e con Ethiad Rail per per supportare le imprese italiane coinvolte nel progetto di collegamento ferroviario nazionale.
Infine, organizzata una tre-giorni di business matching con le autorità governative dell’Emirato di Sharjah e la Sharjah Electricity and Water Authority per facilitare l’assegnazione di nuovi ordini per le Pmi italiane nei settori delle infrastrutture, del trattamento dei rifiuti e delle acque reflue, delle rinnovabili e dell’energia.