Saipem debutta sul mercato dei bond con la prima emissione da 1 mld

Dopo aver concluso il road show con gli investitori, Saipem ha lanciato la sua prima emissione obbligazionaria quale parte del piano di funding avviato dopo il distaccamento dall’azienda dal gruppo Eni.

Nel dettaglio l’emissione, organizzata da un pool di banche quali Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, JP Morgan, Mediobanca e UniCredit, con i bookrunners ‘passivi’ Abn Amro, Bank of China, DNB, Hsbc, Ing e Standard Chartered, sarà in due tranche, sulle scadenze marzo 2021 e settembre 2023 per un importo previsto in 500 milioni per tranche.

Poco dopo il lancio gli ordini ammontavano a oltre 5 miliardi di euro.

Le guidance di rendimento sono state riviste in area 3,25% sulla tranche a quattro anni e mezzo, dopo una prima indicazione compresa tra il 3,5% e il 3,625%, e in area 4% per quella a sette anni, da 4,25%-4,375%. Su entrambe le guidance è previsto un range di oscillazione di 12,5 pb. Il pricing è atteso in giornata. Saipem ha rating non ‘investment grade’, Ba1 per Moody’s e BB+ per S&P.

Nel deliberare, a giugno, il programma obbligazionario, la società guidata da Stefano Cao (nella foto) aveva comunicato che i proventi delle emissioni verranno destinati in via prioritaria al rimborso della linea ‘Bridge to Bond’ da 1,6 miliardi, in scadenza del primo luglio 2017 salvo proroga. Linea che era stata in parte rimborsata (per 200 milioni) attraverso una nuova linea di credito da 554 milioni garantita da Garantiinstituttet for Eksportkreditt (Giek), l’agenzia norvegese per l’assicurazione dei crediti all’esportazione, e concessa da Citibank e Eksportkreditt Norge.

Noemi

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