Taste of Italy acquisisce 69,3% Turatti. Gli advisors finanziari

Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds Sgr, ha acquisito una partecipazione del 69,3% in Turatti, azienda attiva nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti per la lavorazione di frutta e verdura di quarta e quinta gamma.

Taste of Italy è stato assistito nell’operazione da Giovanni Calia di Goetz Partners (business due diligence), da Emanuela Pettenò di PwC (financial due diligence, nella foto a sinistra) e da Tommaso Ferrari di Ubi Banca (financial advisory). La famiglia Turatti è stata assistita Pirola Corporate Finance (financial advisory) con un team guidato da Mario Morazzoni (partner, nella foto a destra), coadiuvato da Paolo Tramoni (senior manager) e Riccardo Pagani (analyst).

La banca finanziatrice dell’operazione è stata Intesa Sanpaolo, con un team guidato da Laura Airoldi con Giovanni Pesce.

Fondata a Cavarzere (Venezia) nel 1869, si legge in un comunicato, Turatti ha sviluppato “un portafoglio prodotti basato su tecnologie proprietarie distintive, che hanno permesso di servire i principali player mondiali del settore agroalimentare, fornendo impianti e linee complete per lavaggio, taglio e asciugatura di prodotti dedicati al consumo fresco”.

Turatti ha archiviato il 2018 con un fatturato consolidato di 22 milioni di euro, l’80% dei quali all’estero. La società impiega circa cento dipendenti, nelle sedi di Cavarzere, Salinas (California) e Hanoi (Vietnam).

L’investimento di Taste of Italy – guidato dal managing director Pierluca Antolini – è finalizzato a “rafforzarne la strategia di crescita in Italia e all’estero, consolidandone ulteriormente il posizionamento nel contesto competitivo globale”.

La famiglia Turatti (Antonio Turatti è presidente, affiancato dai figli Alessandro e Ilaria) manterrà il 29,7%, insieme ai manager di punta della società, che parteciperanno al capitale con una quota dell’1%.

 

Noemi

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