Technogym corre verso Piazza Affari
Assistito da Mediobanca, Goldman Sachs e JpMorgan, Technogym accelera verso Piazza Affari presentando a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie sull’Mta e, contestualmente, la richiesta di approvazione della nota informativa sugli strumenti finanziari e della nota di sintesi a Consob.
La presentazione arriva dopo quella del 22 febbraio scorso, quando il gruppo attivo nel settore del fitness ha fatto richiesta a Borsa Italiana del giudizio di ammissibilità a quotazione e a Consob della richiesta di approvazione del documento di registrazione dell’Ipo.
L’operazione, nel dettaglop, sarà un’offerta pubblica di vendita che prevede la cessione sul mercato delle azioni in portafoglio da parte del fondo Arle capital Partners (ex Candover Capital Partners) e da Candover Investments, escludendo quindi un aumento di capitale.
Il flottante del gruppo produttore di attrezzature da fitness è dunque pari a un massimo del 40%, cioè la quota di azioni al momento in mano al fondo.
Technogym, stando al bilancio preliminare 2015 di Candover Investments, dovrebbe valere circa 890 milioni di euro, che, includendo il debito finanziario netto di circa 60 milioni, diventa almeno 950 milioni, una cifra pari a 11 volte l’ebitda del 2015 (che è stato di 86,7 milioni, a fronte di un fatturato di 511,8 milioni).
Tuttavia, considerando la media dei multipli di mercatopari a 12,4 volte l’ebitda, considerando ad esempio il gruppo finlandese Amer Sports, quello giapponese Shimano e quelli Usa Escalade Sports, Vf e Wolverine Sports, la valutazione potrebbe salirebbe a 1,07 miliardi di euro.