Tim: dimissioni del consigliere Arnaud De Puyfontaine, ceo di Vivendi

TIM comunica che il consigliere Arnaud De Puyfontaine ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di membro del Consiglio di Amministrazione di TIM, con effetto immediato.
Il ceo di Vivendi e consigliere d’amministrazione di Telecom Italia dal 2015 ha consegnato questa mattina da Parigi le dimissioni dal board della società di cui la media company francese è primo azionista con il 23,75%. A seguire Cdp con il 9,81%.

Arnaud De Puyfontaine ha spiegato che, in questa fase di dialogo costruttivo fra i principali azionisti di TIM e le istituzioni sotto la guida del nuovo Governo, sia fondamentale che tutte le parti siano libere di lavorare in maniera costruttiva e trasparente nell’interesse della società e di tutti i suoi azionisti.
In tal senso, ritiene opportuno dedicarsi a ristabilire per TIM un percorso di crescita e ad assicurare che il valore reale del Gruppo e della rete, nella sua unicità, siano correttamente riconosciuti.
Da ultimo il Consigliere ha confermato che TIM e l’Italia restano centrali nei piani di investimento di Vivendi.
Il presidente Salvatore Rossi, interpretando il pensiero del consiglio di amministrazione, ha ringraziato Arnaud De Puyfontaine per il prezioso contributo fornito in questi anni alla società.

LE ALTRE DIMISSIONI AI VERTICI
Quelle di De Puyfontaine non sono le prime dimissioni presentate negli ultimi anni in TIM. Nel 2021, Luigi Gubitosi aveva rinunciato alla carica di amministratore delegato ed è stato sostituito dall’attuale ad, Pietro Labriola. Lo scorso settembre aveva anche Luca De Meo aveva fatto un passo indietro: al suo posto ora c’è Giulio Gallazzi. A novembre Massimo Sarmi (già presidente di Fibercop, la società della fibra secondaria di Tim) ha preso il posto del dimissionario consigliere francese, Frank Cadoret.

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eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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