Unicredit, buy back su 7 bond per 2,3 miliardi di euro

Unicredit ha annunciato un’operazione di buy back da 2,3 miliardi di euro di bond subordinati Lower Tier 2 su sette titoli, collocati tra il 2012 e il 2014, non più computabili nel capitale.

L’operazione è stata decisa in seguito all’entrata in vigore del regolamento europeo, reso operativo dall’Eba, la European banking authority, una normativa rivolta a tutte le banche che avevano collocato questa tipologia di obbligazioni, in prevalenza finite nei portafogli della clientela retail, le quali hanno dovuto cancellare in totale 8,5 miliardi di euro di titoli. Per UniCredit l’impatto è stato stimato in 3,5 miliardi di euro.

Lunedì prossimo, si legge nella nota, è previsto l’inizio dell’operazione di adesione il cui termine è fissato per il 30 aprile. Dei sei bond a scadenza nel 2020, in mesi diversi, gli importi in circolazione sono di 189,1 milioni (prezzo di riacquisto: 105,10% rispetto al relativo valore nominale) , 240,7 milioni (riacquisto a 102,66%), 338,1 milioni (riacquisto a 106,10%), 400 milioni (riacquisto a 106,20%), 544,5 milioni (riacquisto a 102,80%) , e 297,4 milioni (riacquisto a 104,90%). Infine, il settimo subordinato, in scadenza nel marzo 2021, ha un ammontare totale in circolazione per 267,4 milioni e il prezzo di riacquisto è stato fissato a 104,45%.

UniCredit in relazione all’offerta è assistita da UniCredit Bank AG, in qualità di financial advisor, da Citibank, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, e da Bonelli Erede Pappalardo, in qualità di consulente legale.

 

Noemi

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