Unicredit cede l’attività di elaborazione dei pagamenti a Sia per 500 mln
Unicredit chiude un’altra cessione. Si tratta della sua società globale di servizi, UniCredit Business Integrated Solutions (UBIS), che è stata ceduta a SIA per un corrispettivo di 500 milioni di euro – equivalente a un P/EBITDA di circa 12x – comprese le attività di processing di circa 13,5 milioni di carte di pagamento e la gestione di 206 mila terminali POS e 12 mila ATM in Italia, Germania e Austria.
UBIS ha inoltre firmato con SIA un contratto di outsourcing della durata di dieci anni per la fornitura di servizi di processing delle transazioni effettuate con carte di debito, credito e prepagate, e per la gestione dei POS e degli ATM.
Advisor dell’operazione sono PwC e HSBC per Unicredit ed EY per Sia.
Per UniCredit la cessione oltre a rappresentare l’uscita da un’attività non-core, genererà un utile netto consolidato di circa 440 milioni di euro nel 2016, si legge nella nota della banca, con un impatto positivo atteso sul CET1 ratio fully loaded di circa 12 punti base. La chiusura dell’operazione è attesa per la fine del 2016, una volta ottenute le consuete autorizzazioni regolamentari.
Per SIA, invece, il deal è “la continuazione del percorso di crescita dimensionale” e consente una crescita dei ricavi di oltre il 20% e nell’ambito della monetica, un aumento delle operazioni di pagamento con carte da circa 4 miliardi a oltre 5 miliardi.
Per l’ad del gruppo Massimo Arrighetti (nella foto) “questa acquisizione ci permette di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo a livello nazionale e internazionale, soprattutto in Germania e Austria – due tra i principali mercati target del Piano Industriale 2016-2018 – di aumentare i volumi dei pagamenti gestiti sulle nostre piattaforme tecnologiche e di raggiungere quindi maggiori economie di scala”.