UniCredit colloca un bond subordinato per 1,25 miliardi

UniCredit ha collocato un’emissione di strumenti Additional Tier 1 (c.d. Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) per un totale di EUR 1,25 miliardi a investitori istituzionali. Il regolamento è previsto per il 22 maggio 2017.

I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria di UniCredit S.p.A.) e possono essere richiamati anticipatamente dall’emittente, ove consentito in base ai requisiti normativi, il 3 giugno 2023 e successivamente ad ogni data di pagamento cedola.

La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 6 anni è pari a 6,625% all’anno pagata su base semestrale; in seguito, se non viene esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita il 3 giugno 2023 e successivamente a intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento maggiorato di 638,7 punti base (che rappresenta il margine iniziale), calcolato su base annuale e ricalcolato su base semestrale in conformità con le convenzioni di mercato.

Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento delle cedole è discrezionale ma potrà essere soggetto a cancellazione in determinate circostanze. Gli strumenti di tipologia Additional Tier 1 contribuiranno a rafforzare il Tier 1 Ratio di UniCredit S.p.A. e del Gruppo e a raggiungere il requisito del 1,50% di AT1. Questa emissione è parte degli EUR 3,5 miliardi di Additional Tier 1 previsti nel nuovo piano strategico Transform 2019, di cui il 50% è stato già realizzato, inclusa l’operazione odierna. Gli strumenti prevedono un trigger del 5,125% (o del pertinente livello minimo applicabile) sul Common Equity Tier1 (CET1) che, qualora il coefficiente CET1 del Gruppo o di UniCredit S.p.A. scenda al di sotto di tale soglia, comporterà che il valore nominale dei titoli venga ridotto dell’importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari di riduzione del valore nominale, nella misura necessaria per ripristinare lo sforamento del trigger (e qualsiasi interesse maturato sarà annullato). Il ripristino (write up) discrezionale dell’importo nominale è consentito in determinate circostanze, soggette a determinati parametri.

La guidance iniziale di prezzo era fissata in area 6,875%. A seguito del riscontro positivo dal mercato che ha visto la partecipazione di oltre 200 investitori istituzionali con ordini totali per circa EUR 3 miliardi; la guidance finale è stata rivista al ribasso e la cedola fissata al 6,625% per i primi 6 anni, con un prezzo di emissione pari al 100%. L’importo dell’operazione è stato di EUR 1,25 miliardi. Le obbligazioni sono state distribuite a diverse categorie di investitori istituzionali quali fondi (80%), banche/private banking (13%) e assicurazioni/fondi pensione (4%). La domanda è pervenuta principalmente dalle seguente principali aree geografiche: UK/Irlanda (53%), Italia (12%), Francia (8%) e Svizzera (7%) .

Il collocamento è stato curato da UniCredit Corporate & Investment Banking insieme a BNP Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs International in qualità di Joint Lead Managers.

SHARE