UniCredit con Ubs cede un altro 20% di Fineco e manterrà il 35%
UniCredit fa cassa attraverso la cessione di una quota del 20% di FinecoBank in accelerated bookbuilding, con Ubs e UniCredit Cib agiscono come joint global coordinator e joint bookrunners.
Il collocamento va ad aggiungersi a quello di luglio per un altro 10% e porterà il gruppo guidato da Jean Pierre Mustier ad avere una quota del 35% su Fineco. L’obiettivo è salvaguardarne il controllo nonché il consolidamento a livello di bilancio, facendo leva “sulle distintive capacità e competenze” della società e impegnandosi a sostenere “la sua politica di investimento della liquidità”.
Nel dettaglio, sul mercato le azioni della controllata sarebbero state offerte a un prezzo iniziale di 4,48 euro – dunque a sconto del 6,4% rispetto alla chiusura in Borsa (4,78 euro). In base alla capitalizzazione di borsa attuale il 20% di Fineco vale intorno ai 588 milioni di euro, mentre a luglio si era incassato di più (328 milioni e 8 punti base), con il titolo viaggiava intorno a 5,5 euro.
Sulla quota restante UniCredit ha inoltre sottoscritto un impegno di lock-up per 360 giorni. Durante questo periodo “non potrà porre in essere nessun atto di disposizione delle azioni di FinecoBank senza il previo consenso di Ubs per conto dei joint bookrunners”, spiega una nota.
Fineco era stata indicata da fonti come possibile asset da cedere nell’ambito della strategic review di UniCredit avviata dal nuovo Ceo Mustier, i cui risultati saranno comunicati il 13 dicembre. Una difficoltà a cedere questo asset deriva dalle obbligazioni UniCredit in pancia a Fineco che, secondo gli analisti di Icbpi, rappresentano l’80% degli asset totali della banca multicanale.
“L’offerta è un’ulteriore precisa indicazione che UniCredit intende agire in maniera decisa e rapida per cogliere ogni opportunità incrementale per la creazione di valore in linea con il rinnovato impulso ad una gestione attiva del portafoglio in cui tutti gli attivi saranno soggetti alla stessa disciplinata gestione del capitale”, spiega una nota della banca, che spiega inoltre che l’offerta “permetterà a UniCredit di supportare la crescita organica del gruppo, nel contesto della revisione strategica annunciata lo scorso 11 luglio”.
Quanto alle altre controllate, sul fronte Pekao potrebbe esserci altro movimento. La banca polacca assieme a Fineco era stata oggetto di una cessione parziale del 10% a luglio. In questi giorni scade il lock up di tre mesi, dunque non è da escludersi qualche novità, soprattutto per una vendita in blocco, così come sta avvenendo per Pioneer a cui potrebbe aggiungersi Concardis.