UniCredit, utili a 1,3 miliardi nel semestre e nuove nomine

UniCredit batte le attese con gli utili netti, che si attestano a 916 milioni nel trimestre, ma delude il mercato a causa di un Cet1 fully loaded in calo al 10,33% contro il 10,85% di fine marzo, dato calcolato pro forma. Con esclusione delle voci pro forma il ratio di fine marzo si attestava al 10,45%.

Il dato di fine giugno, proforma con le cessioni delle quote in FinecoBank e Bank Pekao, sale al 10,53%. Il Cet1 ‘transitional’ resta stabile al 10,51% contro un minimo Bce del 10%.

Quanto all’utile netto contabile del secondo trimestre, il dato deriva dalle plusvalenze derivanti dalle cessioni della partecipazione in Visa Europe e ad altre voci straordinarie positive, spiega una nota. Il dato rettificato è di 687 milioni, comunque superiore alle attese degli analisti che indicavano 664 milioni, secondo il consensus di 20 broker pubblicato sul sito della banca.

Il semestre vede invece 1,3 miliardi di utile netto rettificato, il 27,7% in più del 2015, su 11,6 miliardi di ricavi (+1,1%) e costi per 6,6 miliardi (-4%); le rettifiche su crediti scendono dell’11,8% sul secondo semestre 2015 a 1,7 miliardi, il costo del rischio si attesta a 69 punti base (10 in meno). 

Nel trimestre sono state effettuate rettifiche su crediti per 914 milioni (+20,9% su trimestre), mentre il costo del rischio sale di 12 punti base a 75. Il tasso di copertura sui crediti deteriorati è al 52,4%, quello sulle sofferenze al 61,6%.

La copertura dei crediti ‘past due’ e ‘unlikely to pay’ è salita al 34,2% dal 33,4% di fine marzo. I ricavi sono cresciuti del 12,1% su trimestre a 6,1 miliardi: nel dettaglio gli interessi netti sono saliti dell’1,4% a 2,92 miliardi, mentre le commissioni sono scese dello 0,7% a 1,9 miliardi. I ricavi da negoziazione sono quasi triplicati a 950 milioni.

Tornando ai profitti, nel trimestre il Centro ed Est Europa ha fornito il contributo più significativo con 422 milioni (+48,4% trimestre su trimestre e oltre il 100% anno su anno ) e 707 milioni nel primo semestre; il Cib registra un utile netto di 361 milioni nel trimestre (+20,5% sul trimestre precedente e +29,2% anno su anno) mentre rallenta nel semestre (660 milioni, -0,9% sul trimestre precedente).

l’Italia con la commercial bank risente invece di una serie di elementi non ricorrenti che fanno scendere l’utile netto della divisione a 316 milioni nel trimestre (-26,7% sul 2015) e a 666 milioni nel semestre (-19% sul semestre precedente).

Nella tornata di nomine che dall’arrivo del nuovo ceo Jean Pierre Mustier (nella foto) sta caratterizzando la banca, il cda ha approvato quella di Serenella de Candia a Responsabile dell’Audit Interno e di Francesco Giordano,  a dirigente preposto. Giordano è stato finora CFO presso la società del gruppo Hypovereinsbank (HVB) e in precedenza presso Bank Austria. In qualità di Co-Chief Operating Officer della nuova struttura organizzativa sarà a diretto riporto dell’amministratore delegato e fungerà da responsabile diretto delle struttura di “accounting” di Gruppo. Le nomine saranno operative dal 1° settembre 2016.

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