Utp, l’operazione Cuvée di Amco e Prelios estesa al leasing. Crediti gestiti per 850 milioni

Entra nella seconda fase l’operazione Cuvée, gestita attraverso la piattaforma multi-originator per la gestione di crediti unlikely to pay (utp) relativi al settore immobiliare, estesa anche alle posizioni leasing real estate. Cuvéè, ricorda un comunicato, è nata un anno fa per iniziativa di Amco (nella foto, l’amministratore delegato Marina Natale) e del gruppo Prelios, grazie a un accordo con Banca Monte dei Paschi di Siena, Mps Capital Services Banca per le Imprese, Ubi Banca e Banco Bpm.

Grazie a un nuovo conferimento pari a circa 400 milioni di euro in termini di groos book value, la piattaforma vede il totale dei crediti gestiti salire a circa 850 milioni.

Bain & Company ha supportato il progetto per la parte industriale.

Il fondo Back2Bonis, gestito da Prelios Sgr, “consente alle banche partecipanti di beneficiare del potenziale recupero di valore delle posizioni tramite le quote detenute nel fondo. Permette inoltre alle imprese debitrici di facilitare il processo di turnaround anche grazie alla nuova finanza che il fondo stesso può erogare, al fine di consentire una gestione proattiva dei crediti e degli immobili sottostanti”.

Con questa nuova operazione Intesa Sanpaolo, UniCredit Leasing e Banco Desio diventano quotisti del fondo, affiancandosi a Banca Monte dei Paschi di Siena, Mps Capital Services, Ubi Banca, Amco e Banco Bpm.

Questa seconda fase è stata realizzata mediante una di cartolarizzazione dei crediti e dei leasing, a cui si è affiancata Banca Finint per l’acquisto dei contratti di credito non revocati.
Nell’ambito della piattaforma, Amco agisce come master e special servicer e il gruppo Prelios
come gestore del fondo e partner real estate, nonché – a seguito dell’estensione ai leasing – quale special servicer per la gestione dei soli crediti con sottostante leasing immobiliare.

L’obiettivo del fondo Back2Bonis, partito alla fine dello scorso anno con posizioni di circa 50 debitori per un totale di circa 450 milioni, è arrivare a circa 1,5 miliardi di portafoglio in gestione tramite ulteriori conferimenti da parte di altri istituti di credito.

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