Vertis si prepara al closing di un terzo fondo per le scaleup

Vertis SGR,  dopo avere investito negli ultimi tre anni circa 30 milioni in otto Pmi ad alto potenziale – tra cui Credimi, Milkman ed Entando – continua a puntare sulle scaleup con il nuovo fondo “Vertis Venture 5 Scaleup” (Vv5), con il quale intende proseguire il track record di successo conseguito con i precedenti fondi “Vertis Venture 2 Scaleup” e “Vertis Venture 4 Scaleup Lazio”.

Il nuovo fondo è il terzo di Vertis dedicato alle iniziative late stage e sta per completare il primo closing della raccolta delle sottoscrizioni a 50 milioni per arrivare entro un anno a 100 milioni. Il fondo VV5 investirà su PMI innovative, prevalentemente basate in Italia, selezionando quelle più promettenti nell’utilizzo delle tecnologie digitali e industriali, dall’e-commerce al digital marketing, dall’intelligenza artificiale ai big data, alla meccatronica e all’automazione. Il focus sarà concentrato su società che hanno performance economiche positive e in crescita e che hanno già ottenuto un riconoscimento dal mercato per i loro prodotti o servizi e sono pronte a espandersi anche a livello internazionale.

Obiettivo del nuovo fondo di Vertis dedicato alla scaleup è di replicare i risultati ottenuti con i due precedenti fondi, grazie a un processo di investimento molto rigoroso basato su un modello di valutazione sviluppato internamente e a un investment team ben rodato e di grande esperienza.

Un processo di investimento rigoroso

In tre anni, i due fondi dedicati alle scaleup hanno finalizzato otto investimenti su 603 dossier analizzati. Numeri che spiegano la complessità e la meticolosità del processo di screening del cosiddetto deal flow.

«Mediamente negli ultimi tre anni ogni mese abbiamo analizzato 20 dossier di investimento. Un lavoro imponente che ci ha portato a selezionare delle scaleup ad alto potenziale che stanno realizzando degli ottimi risultati. La fase di sviluppo in cui si trova la società, il suo posizionamento in un settore con significative prospettive di sviluppo, la solidità del business model e del piano industriale, la difendibilità della proprietà intellettuale e l’esperienza e la coesione del management team sono gli elementi che non possono mancare nei dossier che selezioniamo. Con il nuovo fondo di Vertis dedicato alle scaleup partiamo con un importante bagaglio di competenze e relazioni e con un deal flow già ben avviato», ha commentato Amedeo Giurazza founder e ceo di Vertis.

Dei 603 dossier analizzati negli ultimi tre anni, la stragrande maggioranza (529, ovvero l’88% del totale) erano riferiti a società basate sul territorio nazionale, coerentemente con l’impegno di Vertis a sostenere le imprese italiane. Ben il 34% dei dossier ricevuti era relativo a società della Lombardia, di gran lunga la Regione più attiva nella generazione del deal flow. Il 30% delle proposte sono state generate da candidature spontanee, un dato molto alto e in crescita nel triennio. A livello settoriale invece, il 26% dei dossier totali ricevuti e analizzati dall’investment team dedicato alle scaleup riguardava il settore dei servizi, il 24% l’ICT, il 23% al digital & media.

L’investment team

La squadra che si occuperà della gestione del fondo VV5 è la stessa dei due precedenti fondi di Vertis dedicati alle scaleup: fanno infatti parte del Comitato Investimenti Amedeo Giurazza, fondatore di Vertis SGR; Giulio Valiante, operating partner con un’esperienza ultradecennale nel venture capital oltre che startupper seriale con alle spalle diverse exit di successo e Alessandro Pontari, investment director con 16 anni di esperienza nel venture capital e nel corporate finance. Il Comitato Investimenti può contare anche sul supporto e sulle competenze acquisite in 10 anni di lavoro nel venture capital e private equity dell’investment manager Giacomo Giurazza.

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