Via libera di Borsa all’ipo di Unidata, la prima del 2020

Unidata sfida la tempesta a Piazza Affari provocata dall’epidemia di coronavirus e prosegue con l’iter per la quotazione su Aim di Borsa Italiana.

Affiancata dal global coordinator Envent, la società, attiva nel settore delle telecomunicazioni con una rilevante presenza a Roma e nel Lazio, che controlla una rete in fibra ottica di oltre 2mila km, una rete wireless e un data center proprietario, con oltre 6.500 clienti business, ha ottenuto il via libera da Borsa per la quotazione, con sbarco previsto per il prossimo 16 marzo.

È la prima azienda del 2020 a quotarsi.

Sul mercato Unidata ha raccolto 5,7 milioni di euro a fronte di richieste pervenute per oltre 14,4 milioni, pari a 2,5 volte la raccolta, a un prezzo di offerta di 13 euro per ogni azione. I richiedenti sono stati 135, oltre il 79% dei quali investitori istituzionali. Come esito finale del collocamento, il capitale sociale sarà composto da 2.439.100 azioni, per un capitalizzazione di oltre 31,7 milioni, con un flottante previsto del 18%.

Nel processo di quotazione, Unidata è assistita oltre che da Envent Capital Markets quale nomad e global coordinator
dell’operazione da BDO ed EY quali Società di Revisione, A2B quale consulente per i dati extracontabili, Directa SIM in qualità di collocatore on-line e retail e Banca Finnat è lo Specialist e Research Provider.

“Siamo la prima società del 2020 a quotarci – ha commentato Renato Brunetti, fondatore e presidente di Unidata – e i risultati del collocamento hanno registrato una domanda di 2,5 volte superiore alla raccolta finale, seppur in un momento di difficoltà dell’economia generale e dei mercati finanziari dovuto al COVID-19, premiando così il nostro progetto imprenditoriale” anche “grazie al settore in cui operiamo che è anticiclico e di pubblica utilità”.
Con riferimento all’emergenza coronavirus, ha aggiunto, “il traffico internet sta aumentando sensibilmente, stiamo già mettendo a disposizione dei nostri clienti soluzioni e strumenti per lo smart working con la massima attenzione alla cyber security per la protezione della gestione in Cloud dei numerosi dati prodotti nel lavoro. Sicuramente il settore delle telecomunicazioni ha una responsabilità importante in questo periodo di presidio per consentire a tutti continuità di connessione e servizio che dobbiamo garantire riuscendo anche a fare fronte nel modo più veloce e in sicurezza a un incremento di domanda”.

Le risorse finanziarie raccolte “ci consentiranno di sostenere i nostri programmi di crescita con maggiore tenacia e rafforzare ulteriormente la nostra posizione di mercato nel Lazio e nelle eegioni limitrofe dove vogliamo svilupparci anche per linee esterne”.

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