Women in Finance: le donne della finanza premiate in Borsa
Le donne nei servizi finanziari sono ancora poche e pagate meno dei propri colleghi (tra il 35 e il 60% in meno di media), ma qualcosa sta cambiando. Sul fronte del gender pay gap, ad esempiop, perché da oggi, almeno in Regno Unito, ogni azienda è tenuta ad alzare il velo e comunicare quale sia questo divario retributivo. E anche per quanto riguarda la presenza femminile nel settore. In Italia ad esempio la percentuale di donne in cda è oltre il 26%, mentre nei comitati esecutivi è all’incirca del 17%, stando agli ultimi dati di Oliver Wyman. Il numero di donne “quadro” è in linea con gli altri settori industriali, mentre il numero di donne “dirigenti” resta inferiore. A livello globale, nell’industria dei servizi finanziari solo un quinto dei consigli di amministrazione e il 16% dei comitati esecutivi è composto da donne.
C’è dunque ancora molto da fare per assicurare alle donne parità nel trattamento lavorativo. E a questo servono alcune iniziative come i Women in Finance Awards, iniziativa che il governo inglese ha lanciato lo scorso anno nel Regno Unito e che oggi ha replicato in Italia, primo Paese extra UK scelto da Londra, in collaborazione con Freshfields Bruckhaus Deringer e Borsa Italiana e la media partnership di financecommunity.it e Corriere della Sera.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione del Premio che celebra oggi, nella giornata internazionale della donna, il vero talento femminile – ha commentato in apertura dell’evento Nicola Asti, managing partner di Freshfields – . Le vincitrici e le numerose candidate dimostrano con i loro risultati le competenze che mettono a disposizione nel mondo del lavoro, anche quello a maggiore impronta maschile. Porre le donne al centro delle strategie di crescita di un’azienda è fattore conclamato di crescita”.
Il premio, al quale hanno partecipato oltre 70 candidate e oltre 30 gruppi finanziari, è stato consegnato a Milano nella sede della Borsa Italiana in occasione della Giornata Internazionale della Donna, con l’obiettivo di far emergere le donne che lavorano nella finanza.
I premi sono suddivisi in cinque categorie: CFO of the Year, Financial Adviser of the Year, Fund Manager of the Year, Banker of the Year e Employer of the Year. Per l’edizione italiana, le vincitrici di ciascuna categoria sono state selezionate da una giuria composta da rappresentanti dei tre enti organizzatori (Freshfields, Ambasciata e Borsa Italiana) oltre ad altri esponenti del mondo della finanza tra i quali l’economista della Banca d’Italia Magda Bianco, dal commissario Consob Carmine Di Noia, dalla docente e consigliera di amministrazione di società quotate Marina Brogi, dalla vice presidente di A2A Alessandra Perrazzelli, dalla vice-direttrice vicaria del Corriere della Sera Barbara Stefanelli.
I riconoscimenti sono stati vinti, rispettivamente, da Barbara Cavaleri (Vodafone Italia), Stefania Godoli (Unicredit), Silvana Chilelli (Intesa Sanpaolo), Marina Natale (Sga) e Algebris (rappresentata da Antonella Di Chio).
“Privarsi del talento della metà della popolazione è un vero spreco”, ha commentato l’ambasciatrice inglese in Italia Jill Morris durante il discorso iniziale, ricordando che al premio è associata la Woman in Finance Charter, una carta alla quale hanno aderito 120 società finanziare, impegnandosi ad avere almeno il 30% di donne in ruoli senior entro il 2021. Di queste 120, 40 società hanno posto un obiettivo del 50%.
Dal canto suo, Borsa Italiana, ha detto il ceo Raffaele Jerusalmi, si sta impegnando ad arrivare entro il 2020 al 40% di presenza femminile a tutti i livelli “perché vogliamo essere di esempio per le società quotate”. Al momento, ha detto Jerusalmi, il numero di donne presenti nel gruppo è di oltre il 30%.
Ospite d’eccezione della serata, la chef Antonia Klugmann, simbolo di successo al femminile in un ambito in cui la presenza maschile è tradizionalmente dominante, così come nella finanza.
(nella foto da sx Cavaleri, Chilelli, Morris, Godoli, Di Chio)