Generali, il ceo Donnet riorganizza la sua squadra
Dopo la nomina di Philippe Donnet quale nuovo ceo arrivano quelle delle prime linee delle Generali.
L’amministratore delegato del gruppo del Leone ha infatti preparato per il board un piano di riorganizzazione della società. Il primo passo tende verso una semplificazione organizzativa realizzata attraverso la creazione di una nuova funzione, a diretto riporto del ceo, denominata Global Business Lines & International e affidata a Frédéric de Courtois, che entrerà nel gruppo entro il 1° settembre 2016 dopo essere stato dal 2007 ceo di Axa in Italia.
Il manager sarà inoltre nominato nel Group Management Committee (GMC) di Generali, l’organo che definisce la strategia del gruppo e del quale, con effetto immediato, entreranno a far parte anche Luciano Cirinà, Cee Regional Officer, e Valter Trevisani, quale chief insurance officer. I
La nuova funzione va a consolidare l’attuale unità Global Business Lines (costituita dalle unit Generali Global Corporate & Commercial, Generali Employee Benefits, Generali Global Health ed Europ Assistance) e le regioni EMEA, guidata da Jaime Anchùstegui, Asia, guidata da Jack Howell, e Americas (guidata da Antonio Cassio dos Santos).
Dal prossimo 31 luglio uscirà invece il coo Carsten Schildknecht, le cui funzioni passeranno, seppur temporaneamente, nelle mani del direttore generale, Alberto Minali.
Contestualmente Donnet, che nel frattempo ha lasciato il consiglio di amministrazione di Vivendi, ha ridefinito anche la governance di Generali Italia, in cui il ruolo di Country Manager, che sarà mantenuto da Donnet e al quale risponderanno i ceo di Generali Italia, Alleanza Assicurazioni, Genertel, Genertellife, D.A.S. e di Banca Generali, sarà separato da quello di amministratore delegato e direttore generale di Generali Italia, ruolo che viene affidato a Marco Sesana, attualmente Chief Insurance and Operations Officer della società.
Il Gruppo Generali ha registrato, nel primo trimestre dell’anno, una crescita del 6,4% della raccolta netta vita – la differenza tra i premi incassati e le uscite per pagamenti e riscatti – che supera 4,5 miliardi di euro e dall’ulteriore miglioramento del risultato tecnico danni, con un combined ratio al 92% (-1,3 p.p.). La raccolta premi complessiva risulta sostanzialmente in linea attestandosi a 19,7 miliardi (-1,1% rispetto ai 20,1 mld dell’anno precedente).
Il risultato operativo si attesta a 1,16 miliardi (-12,3%).