Util Industries in attesa delle mosse di Idea e Springwater
Sono attese per le prossime tre o quattro settimane le offerte per Util Industries, società di Villanova d’Asti attiva nella produzione e commercializzazione di piastrine e ganasce, messa in vendita lo scorso aprile da Investitori Associati, che detiene l’85% della società, e dal management, affiancati dall’advisor Deloitte per la parte fianziaria e da Giliberti Triscornia e associati per quella legale.
Nel luglio scorso gli azionisti avevano approvato l’offerta del fondo svizzero Springwater Capital, affiancato da Gattai Minoli Agostinelli & Partners, che aveva messo sul piatto 95 milioni di euro, secondo quanto appreso da financecommunity.it. Le risorse sarebbero servite per ripagare il debiton della società da 60 milioni, frutto di una ristrutturazione risalente al dicembre 2014, e circa 36 milioni di strumenti partecipativi detenuti da un pool di banche composto da Bnp, UniCredit, Ge Capital e Banca Popolare di Milano. Il processo però è andato in standby poco dopo con l’ingresso nel capitale del fondo Idea Ccr (Corporate credit recovery) – gestito da Idea Capital Funds sgr in alleanza con Bayside Capital (gruppo Hig Capital) – che ha rilevato i crediti di tre banche (Bnp, UniCredit e Bpm) su quattro.
Resta da capire ora quali saranno le prossime mosse del fondo di Idea.
Util Industries nel 2016 si aspetta vendite per 150 milioni e un Ebtida pari a 20 milioni.