Fca e Psa confermano la nascita di Stellantis. Il mercato premia i nuovi accordi
Fca (nella foto, il presidente John Elkann) e Psa hanno rivisto gli accordi di fusione che porteranno alla nascita di Stellantis. Come ampiamente previsto da analisti e investitori, il combination agreement definito nel dicembre scorso non poteva restare intatto dopo lo sconquasso che la pandemia da coronavirus Covid-19 ha causato nell’economia, in generale, e nel settore automotive, in particolare.
Detto questo, il mercato recepisce gli aspetti positivi dell’annuncio. Innanzitutto, l’operazione si fa, nonostante il mondo sia ancora alle prese con il virus: Fiat e Peugeot uniranno le forze, dando vita al quarto produttore mondiale in termini di volumi. In secondo luogo, i tempi sono confermati: il completamento è previsto entro il primo trimestre dell’anno prossimo. Da ultimo, la stima sulle sinergie della fusione sale a oltre 5 miliardi di euro rispetto ai 3,7 miliardi previsti a dicembre.
Il cambiamento principale, come si legge nel comunicato congiunto delle case italiana e francese, è la riduzione del dividendo speciale Fca a 2,9 miliardi rispetto ai 5,5 miliardi precedenti. Inoltre, la quota di Psa in Faurecia verrà distribuita dopo il closing a tutti gli azionisti di Stellantis; di conseguenza, gli azionisti Fca e di Psa riceveranno una partecipazione pari al 46% complessivo (23% a testa) del capitale di Faurecia.
Le modifiche sono state approvate all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società. Gli impegni a sostegno dell’operazione di Exor, del gruppo della famiglia Peugeot, di Bpifrance e di Dongfeng Motor Group “continuano ad avere efficacia”.
Resta invariata la partecipazione degli azionisti di Fca e Psa in Stellantis (50% a testa) e, grazie alle decisioni su dividendo straordinario e Faurecia, il gruppo post-fusione potrà contare su una liquidità aggiuntiva di 2,6 miliardi.
I cda di Fca e Psa valuteranno se, prima del closing, distribuire un dividendo straordinario di 500 milioni di euro ai soci di ciascun gruppo oppure, in alternativa, distribuire 1 miliardo dopo la chiusura della fusione a tutti gli azionisti Stellantis. La decisione se procedere o meno con le cedole straordinarie sarà legata all’andamento delle società e alle condizioni di mercato.
Se la stima sulle sinergie è salita, anche la previsione sui costi una tantum di implementazione per raggiungerle è aumentata sino a un massimo di 4 miliardi da 2,8 miliardi.
Il mercato, come accennato, sta accogliendo molto positivamente i nuovi accordi: dopo circa mezz’ora di contrattazioni, il titolo Fca balza del 5,92%, a 10,574 euro, ed Exor guadagna il 4,68%, a 51,4 euro.