CreVal, gli advisor finanziari e legali del cda bocciano ancora l’opa del Crédit Agricole
Gli advisor finanziari e legali del consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese (CreVal) continuano a considerare insufficiente l’offerta d’acquisto di Crédit Agricole Italia.
BofA Securities, Mediobanca, Intermonte e lo studio legale Cappelli RCCD, si legge in un comunicato dell’istituto lombardo, in aggiunta a quanto evidenziato il 13 gennaio scorso, sottolineano che “l’importo stimato delle sinergie relative ad un’eventuale acquisizione di CreVal desumibile dalle pubblicazioni degli analisti finanziari che seguono la società è in media superiore a 100 milioni di euro al lordo delle imposte su base annua in termini di benefici a livello di conto economico per l’acquirente”.
Gli advisor, peraltro, rivelato “che gli analisti forniscono, nella maggioranza dei casi, una stima delle sole sinergie di costo e, pertanto, il predetto importo appare rappresentare una stima parziale dei possibili benefici a conto economico relativi alle sinergie complessive potenzialmente conseguibili in un’operazione di acquisizione”.
Nel gennaio scorso, gli advisor del cda dell’istituto guidato da Luigi Lovaglio (nella foto) avevano posto l’accento sulla “solida posizione di capitale, con un Cet1 ratio fully loaded che ha raggiunto il 19,6% al 31 dicembre scorso, e il potenziale beneficio stimato in circa 350 milioni relativo alle Dta nel contesto di un’aggregazione con Crédit Agricole Italia”
Sulla base delle indicazioni degli advisor, il cda del CreVal “continuerà a operare con l’obiettivo
di creare valore per tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica e valorizzando i risultati raggiunti dalla banca, riservandosi di effettuare ogni valutazione sull’opa a seguito della pubblicazione del documento di offerta, in conformità con la normativa applicabile”.