MyBest si quota su Euronext con Ubs e Kt&Partners

Dopo Media Lab nel marzo scorso (leggi la notizia su financecommunity.it), ora anche un’altra pmi italiana si quota su Euronext, il mercato europeo dedicato alle aziende tech.

Si tratta di MyBest, società fondata nel 2003 che opera in multicanalità nel settore delle utility e dell’e-commerce con un comparatore di tariffe e una rete di operatori formati per offrire consulenza e risparmio ai clienti privati.

Nell’operazione, la società è affiancata dai global advisor Ubs, con un team guidato da Rosario Sciacca e composto da Andrea Dagnino e Federico Vecchio, e KT&Partners, guidata da Kevin Tempestini, mentre lo sponsor è Atout Capital.

MyBest è stata ammessa all’Euronext Growth di Parigi, dove debutterà in via ufficiale il 10 settembre prossimo dopo un private placement di circa 3,4 milioni. MyBest non è però nuova al mercato e anzi negli ultimi tre anni la società ha emesso due bond per complessivi 5 milioni di euro la cui conversione garantirà un flottante pari al 37% e una capitalizzazione attorno ai 33,8 milioni.

Attraverso la quotazione su Euronext, la società punta a “migliorare la visibilità internazionale e a moltiplicare le possibilità di sviluppo dell’attività”, spiega Fabio Regolo, presidente e ad di My Best, che oltre alla crescita organica non esclude possibili sviluppi sia in Italia, sui mercati delle assicurazioni e della finanza personale, sia all’estero dove è già marginalmente presente in Spagna.

MyBest – assistita in questa operazione dalloè la dodicesima società italiana quotata su Euronext (leggi qui l’intervista all’ad di Euronex Giovanni Vecchio).  Nel 2017 MyBest ha registrato ricavi per circa 25 milioni con 257mila contratti attivati. Un numero importante se si pensa che il business model della società è basato su una success fee basata sull’attivazione del contratto unita a una fee annuale fino alla scadenza del contratto stesso.

Il mercato italiano della  switching economy, ovvero la possibilità di cambiare operatore in virtù della liberalizzazione in atto sui mercati dell’energia e della telefonia, vale circa 250 miliardi di euro ed è atteso in ascesa per i prossimi anni. L’esempio più recente in questo senso è dato dall’ingresso in Italia di Iliad e alla quantità di utenti che ha deciso di cambiare operatore telefonico, ma negli ultimi anni anche la battaglia sulle tariffe e la sfida all’offerta più vantaggiosa ha alimentato questo business

 

(Nella foto Daniele Viganò e Fabio Regolo, fondatori di MyBest)

SHARE