Gaetano Miccichè è il nuovo presidente della Lega Serie A

Gaetano Miccichè (nella foto) è il nuovo presidente della Lega Serie A all’unanimità. Le 20 società del massimo campionato di calcio italiano, riunite in assemblea a Milano, hanno confermato il consenso unanime per il presidente di Banca Imi, la banca di investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il banker entrerà in carica al rinnovamento completo della governance – oltre all’ad anche i quattro consiglieri di Lega, un indipendente e due federali – e a conclusione del commissariamento affidato al presidente del Coni, Giovanni Malagò. Proprio lui ha indicato ai 20 club la candidatura del banchiere palermitano classe 1950.
Chi è 

Tifoso del Milan, Miccichè da giovane giocava a pallone da mediano, ma è stato anche tennista classificato e nuotatore.Laurea in giurisprudenza, nel 1971 avvia la sua carriera presso la Cassa Centrale di Risparmio delle Province Siciliane diventando responsabile della clientela corporate. Nell’aprile del 1989 passa alla Rodriquez come Direttore Centrale Finanza mentre nel novembre 1992 diventa direttore generale e successivamente liquidatore delegato della Gerolimich – Unione Manifatture. Dopo una serie di altri incarichi, nel giugno 2002 entra in Banca Intesa e cinque anni dopo in Intesa Sanpaolo dove è stato direttore generale e membro del consiglio di gestione, responsabile della divisione corporate e investment banking fino al 2016, gestendo ristrutturazioni e operazioni come la quotazione di Prada o il riassetto di Telecom Italia, e amministratore delegato di Banca Imi fino a marzo 2015.
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È membro del Consiglio di Rcs presieduto da Urbano Cairo, affiancandolo nella scalata al gruppo editoriale, componente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e del comitato scientifico del Politecnico di Milano, nonché fratello del politico di Forza Italia Gianfranco, e dell’ex vicepresidente del Palermo Guglielmo.

Miccichè sarò il secondo presidente della Lega Serie A dopo il giornalista Maurizio Beretta, in carica per due mandati, dalla divisione fra A e B nel 2010 fino al 27 marzo 2017. In quella data il Consiglio federale ha dichiarato decaduti gli organi della Lega di fronte allo stallo nel rinnovo delle cariche per poi procedere a un doppio commissariamento, prima con l’allora presidente federale Carlo Tavecchio e poi con quello di Malagò.

 

Gli obiettivi
Nel suo nuovo ruolo di presidente della Lega Serie A, Miccichè ha “obiettivi quantitativi per fare aumentare ricavi e profitti delle società”  e “obiettivi qualitativi” mettendo insieme il calcio con la cultura italiana: “La Spagna ha grandi campioni, Inghilterra e Germania grandi squadre, ma in Italia abbiamo qualcosa di unico, grandi squadre e grandi città: Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova, Venezia, con chiese, musei e ristoranti – dice -. Gli altri campionati non possono offrirlo. Mettendo a fattore comune questi fattori possiamo giocarcela”.
Secondo il nuovo presidente della Lega di Serie A, “il mondo del calcio deve diventare una realtà sempre più grande dove si possano perseguire gli interessi di tutti”. Miccichè con la sua esperienza di banchiere conta di “portare un contributo di serietà, capacità di coinvolgere tutte le squadre, gli stakeholder, stampa, tifosi, sponsor, organizzatori di eventi”. Per una Lega efficiente, sostiene, “non servirà fare nulla di straordinario ma seguire il nuovo statuto”.

Noemi

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