Dea Capital lancia due nuovi fondi di private equity per 400 milioni
Dea Capital si rafforza nel comparto private equity mentre con il real estate si espande anche in Germania.
In occasione della presentazione dei risultati del semestre, la società del gruppo DeAGostini guidata dall’amministratore delegato Paolo Ceretti (nella foto) ha annunciato di aver lanciato, tramite la piattaforma di Alternative Asset Management, due nuovi fondi per un commitment target complessivamente pari a oltre 400 milioni di euro. A supporto delle due iniziative, DeA Capital si è impegnata per un commitment sino a circa 25 milioni.
In parallelo, nell’ambito del credit, è stato perfezionato il VII closing del fondo CCR II (per un importo pari a 27 milioni di Euro), che ha portato la dimensione complessiva del fondo stesso a oltre 600 milioni.
Nel corso del mese di agosto 2020, inoltre, a ulteriore impulso del processo di internazionalizzazione in ambito real estate, è stata costituita DeA Capital Real Estate Germany, società di diritto tedesco, detenuta al 70% dal gruppo DeA Capital e per la quota residua da un key manager locale. Così come con le altre consociate europee – già operative in Francia, Spagna e Portogallo e Polonia – la società ha l’obiettivo di sviluppare l’attività di real estate advisory per la raccolta di fondi e per la consulenza e gestione di attivi immobiliari, con particolare focus sui comparti core+, value-add e opportunistic, in Germania, Austria e Svizzera.
Quanto ai conti, a fine giugno Dea Capital aveva in gestione asset per 22,469 miliardi di euro, di cui: 9,9 miliardi (44%) nel real estate; 7,6 miliardi (34%) in strategie multi-asset/multi-manager; 3,2 miliardi (14%) nel credito; e 1,8 miliardi nel private equity. La società ha registrato a fine semestre commissioni di gestione per 32,6 milioni di euro a livello consolidato e 45,4 milioni considerando anche quanto riconducibile all’acquisizione di Quaestio sgr, rispetto a 31,7 milioni del primo semestre 2019. Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 1,8 milioni, in miglioramento dai 3,9 milioni di euro di perdita registrata nel primo semestre 2019, dovuto sostanzialmente ai mark-to-market del portafoglio investimenti.
La società ha inoltre annunciato il varo del programma di buy-back di azioni proprie per un massimo del 3% del capitale, per arrivare a detenere un massimo di azioni proprie pari al 5% del capitale al servizio di piani di incentivazione.