Cirdan, Twin Advisors e Koinè lanciano il Minibond Index
Cirdan Capital Management, Twin Advisors & Partners e Koinè annunciano la nascita del “Minibond Index” registrandolo come marchio presso il copyright office inglese.
Il Minibond Price Index, spiega Alessandro Sannini (nella foto), ceo di Koinè e Head of Institutional sales di Cirdan Capital Management «è un’istantanea dello status del mercato dei mini-bonds italiani. L’indice è calcolato sulla base dei prezzi di chiusura giornalieri dei minibonds listati sul segmento Extra-MOT, fornita da Borsa Italiana ponderati per l’ammontare emesso degli stessi. L’indice serve come indicazione di riferimento per gestori del comparto mini-bond ed high yield ed agli investitori come benchmark di comparazione per le performance dei relativi fondi».
L’indice, al febbraio 2016, comprende 90 emissioni, e al prezzo attuale offre un rendimento annualizzato dell’8.2%. Da inizio anno ha registrato una perdita dell’1.45% dovuta alla forte volatilità sui mercati globali e alla tensioni sul mercato dei credito ed in particolare il segmento high yield. Dai minimi registrati il 10 febbraio 2016 ( MBI 93.16) l’indice ha recuperato un 2.6% e si attesta alla chiusura di ieri ad un valore di 95.54.
«L’idea di creare un indice – aggiunge Sannini – è la volontà di stimolare il mercato secondario e di dare supporto agli investitori internazionali, in modo da avere un riferimento reale sullo status del mercato».
Allo stato attuale, continua Sannini, «il Minibond Index censisce novanta obbligazioni di altrettante PMI italiane e può considerarsi come uno strumento di benchmarking e di monitoraggio del valore delle emissioni sia a livello qualitatito che quantitativo. L’indice vuole essere inoltre un’interfaccia tra la finanza e l’economia reale in quanto per molte delle aziende emittenti la prima emissione rappresenta un primo passo nel mondo dei Capital Markets».
E se per molti «il mercato dei minibond è ancora troppo piccolo per avere un indice – aggiunge – l’idea di avere un paniere e una lettura costante della situazione potrebbe proprio favorire la creazione di un vero e proprio mercato di scambio».
Per lui, l’obiettivo è che il «Minibond Index diventi un benchmark e un termometro standard e autorevole per chi vuole investire, che ci sia la possibilità che nascano veicoli d’investimento non solo diretti ma che decidano di investire sull’indice. Insomma l’indice vuole essere uno strumento di mercato per il mercato che sia una guida per chi le aziende che hanno in programma un’emissione, aziende eccellenti di questo Paese che vogliono competere sui mercati mondiali con una visione non più bank based ma market based, e e allo stesso tempo per chi investe».