Anthilia e Akros lanciano il terzo fondo di debito da 145 milioni
A cinque anni dall’avvio del primo fondo di private debt, Anthilia Capital Partners e Banca Akros lanciano Anthilia BIT 3, il terzo fondo dopo Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT) e nel 2016 con Anthilia BIT Parallel Fund.
Il fondo ha immediatamente disponibili 145 milioni di euro per le pmi che hanno un fatturato compreso tra 20 e 200 milioni di euro e requisiti patrimoniali e reddituali particolarmente solidi: si tratta complessivamente di un bacino potenziale di 4.950 imprese attive nel tessuto produttivo dell’intero Paese.
Nel dettaglio, Anthilia BIT 3 è un fondo chiuso di private debt e riservato ad investitori qualificati; il fondo investirà in strumenti di debito, prevalentemente emissioni obbligazionarie di PMI residenti in Italia, ed avrà durata massima di 10 anni, con dimensioni di partenza pari a 145 milioni di euro già sottoscritti. Il fondo è promosso e gestito da Anthilia Capital Partners Sgr e collocato insieme a Banca Akros, nel ruolo di Arranger dell’operazione.
Fino ad oggi, coi precedenti fondi, sono stati realizzate emissioni per 225 milioni e investimenti per 360 milioni di Euro in 27 imprese appartenenti a settori del “Made in Italy” particolarmente rappresentativi.
Per quanto riguarda la politica di investimento, Anthilia BIT 3 concentra la selezione, attraverso un processo strutturato, indipendente e privo di conflitti di interesse, su emittenti caratterizzati da stabilità dei flussi di cassa, orientamento all’esportazione, governance solida e trasparente, management stabile e credibile, struttura dei costi flessibile. Gli strumenti in portafoglio saranno principalmente titoli di debito con scadenza a breve e medio termine e un rating non inferiore a B+ o equivalente.
“A cinque anni dal debutto del nostro primo fondo – commenta Giovanni Landi (nella foto), vicepresidente esecutivo di Anthilia Capital Partners – possiamo affermare che il mercato del private debt è diventato una realtà rilevante e uno degli strumenti fondamentali a supporto dello sviluppo delle piccole e medie imprese italiane. Le prospettive di crescita sono positive”.