Azimut segna una crescita record e pensa a spostare la sede all’estero

 Ricavi consolidati nel 2015 pari a 707,6 milioni – rispetto ai 552,3 milioni nel 2014- un utile netto consolidato pari a 247,4 milioni, rispetto ai 92,1 dell’anno precedente e un patrimonio totale a 36,7 miliardi, per un dividendo aumentato da 78 centesimi addirittura a 1,5 euro per azione.

I numeri di Azimut parlano chiaro: i risultati raggiunti lo scorso anno sono i migliori negli oltre 25 anni di storia della società.

E forte di questo il Cda del gruppo guidato da Pietro Giuliani (nella foto) ha «deliberato di sentire l’assemblea degli azionisti in merito all’opportunità di un eventuale trasferimento della sede legale in un paese appartenente alla UE, e in particolare Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Austria, Germania, Malta, oppure al di fuori della Ue e in particolare in Svizzera».

Tuttavia, come chiarito dallo stesso ceo in conferenza stampa, Azimut non sta per lasciare l’Italia. L’idea di un trasferimento è legata alla riorganizzazione del gruppo, avviata un anno fa, con la trasformazione in Sgr e la cancellazione dall’albo delle Sim, che ancora non è avvenuta per via del ritardo dell’autorizzazione di Banca d’Italia, che permetterebbe di non applicare più al gruppo la direttiva Crd IV e quindi la liberazione di gran parte del patrimonio.

Il via libera, ha detto Giuliani, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, e nel frattempo, precisa, «non è stata indetta un’assemblea straordinaria con all’ordine del giorno il trasferimento della sede legale, ma una ordinaria in cui si chiede agli azionisti se sono stufi di aspettare e vogliono valutare il trasferimento della sede legale all’estero, non siamo assolutamente preoccupati che un evento del genere possa accadere».

Tornando ai conti, la posizione finanziaria netta consolidata a fine dicembre risultava positiva per 336,3 milioni (e include l’impatto dei costi straordinari prevalentemente dovuti all’accordo con l’agenzia delle entrate), in aumento rispetto ai 312,4 milioni del 31 dicembre 2014 e in linea rispetto ai 339,6 milioni del 30 giugno 2015. Nel 2015 sono stati pagati dividendi ordinari per circa 103 milioni e in data 30 giugno 2015 si è proceduto al rimborso delle rate del Senior Loan per un importo complessivo pari a 10 milioni di euro.

Positiva anche l’attività di reclutamento di consulenti finanziari e private banker: nel 2015 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 153 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del Gruppo Azimut a fine dicembre a 1576 unità.

Infine, il cda ha deliberato di proporre all’assemblea, la cui convocazione è prevista per il  prossimo28 aprile, la distribuzione di un dividendo totale di circa 200 milioni (equivalente ad un payout del 80%) pari ad 1,5 per azione ordinaria al lordo delle ritenute di legge, in deciso aumento rispetto ai 0,78 per azione del 2014.

SHARE