Banco BPM, Fratta Pasini lascia la presidenza. Le ipotesi sul nuovo cda

Carlo Fratta Pasini (nella foto) non si candiderà alla presidenza di Banco BPM in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione.

Lo ha comunicato l’attuale presidente al comitato nomine, al cda e al collegio sindacale. Fratta Pasini, si legge in un comunicato dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna, “ha riferito di aver maturato detta decisione dopo aver considerato attentamente la durata della propria permanenza nella carica e i risultati positivi e, per certi versi, straordinari raggiunti da Banco BPM a tre anni dalla fusione”.

Fratta Pasini, inoltre, ha sottolineato “l’ineludibile interesse di Banco BPM a far leva sul prossimo rinnovo del consiglio di amministrazione per evidenziare al meglio i profili di novità e le future prospettive dell’istituto, nell’ottica di ottenere un più ampio e rapido riconoscimento dei risultati raggiunti da parte di tutti gli stakeholders della banca e, in primis, dal mercato”.

Il presidente uscente, 63 anni, avvocato, era nel cda delle banche confluite nel gruppo dal 1995. Fratta Pasini non farà dunque parte della lista di dodici componenti (su quindici totali, quattro in meno rispetto al numero attuale) che saranno proposti all’assemblea del 4 aprile prossimo dal board attuale, e alla quale lavora il cacciatore di teste Egon Zhender. Certa la conferma di Castagna, secondo indiscrezioni di stampa altri otto-nove consiglieri resteranno in carica. La lista va presentata per metà febbraio.

Per la presidenza i quotidiani ipotizzano una scelta esterna. E, in particolare, negli ambienti finanziari circola il nome di Massimo Tononi, da poco ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Se, però, si optasse per una scelta interna, il candidato naturale sarebbe l’attuale vicepresidente vicario, Mauro Paoloni.

Noemi

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