Banco Bpm ridisegna l’organigramma ed elimina la figura del dg
L’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha deciso di ridisegnare l’organigramma dell’istituto e lasciare vacante il ruolo di direttore generale. Al posto di Maurizio Faroni, dimessosi a inizio maggio per via dello scandalo diamanti, il Cda della banca ha istituito le figure di chief lending officer e del chief financial officer, ruoli che saranno ricoperti rispettivamente da Carlo Bianchi ed Edoardo Ginevra (nella foto). Inoltre, il Consiglio di amministrazione ha confermato i condirettori generali.
Il chief lending officer è chiamato a presidiare le posizioni creditizie, dalla concessione alla gestione, per tutto il portafoglio del gruppo, a lui vengono inoltre attribuite le responsabilità sulle attività di leasing.
Il chief financial officer ha il presidio complessivo in materia di finanza, pianificazione e controllo di gestione, amministrazione e bilancio, partecipazioni, nonché la responsabilità di definire le strategie di gestione delle poste chiave di bilancio.
Carlo Bianchi inizia la sua carriera nella Banca Commerciale Italiana, dove dopo la fusione con Banca Intesa riveste incarichi sempre più rilevanti fino a divenire responsabile della Direzione crediti della Divisione Banca dei Territori. Nel 2010 entra in Banco Popolare in qualità di responsabile crediti, carica che dal 2017 continua a ricoprire anche in Banco Bpm.
Edoardo Ginevra inizia il suo percorso professionale in Banca d’Italia nel 1990 presso il servizio Vigilanza sugli Enti Creditizi dove rimane per i successivi nove anni. Passa quindi in McKinsey e, più tardi, in Oliver Wyman, per poi proseguire nel 2015 la sua carriera in Banca Popolare di Milano come chief risk officer. Dal 2017 è responsabile della Direzione Npl di Banco Bpm.
L’ex direttore generale Maurizio Faroni era stato sospeso dall’incarico il 27 febbraio insieme ad altri due dirigenti, il motivo, secondo quanto affermato dalla banca, è che è “venuto meno il rapporto di fiducia”. Il riferimento è al caso diamanti, che ha visto Banco Bpm indagato insieme a Intesa Sanpaolo, Unicredit e Monte dei Paschi, per aver forse venduto i diamanti a prezzi gonfiati. Il fascicolo è stato aperto dalla Procura di Milano a seguito del fallimento della società Intermarket Diamond Business. Oltre a Faroni, per la vicenda, hanno perso il posto il capo della compliance Angelo Lo Giudice, dimessosi insieme al direttore generale, e Pietro Gaspardo, allora capo del marketing, che è stato deposto su decisione del Cda.