Boxeur Des Rues chiama Arkios Italy e studia un’operazione straordinaria

Arkios Italy, con un team guidato da Deborah Setola (nella foto) e composto da Stefano Buffoni e Valerio Stanizzi, sta assistendo gli azionisti del gruppo Boxeur Des Rues nella ricerca e nella strutturazione di un’eventuale operazione di finanza straordinaria che sia finalizzata a supportare il progetto di crescita in mercati internazionali strategici per il gruppo. Società e advisor starebbero sondando tra le varie strade possibili, fra cui l’ingresso di un private equity o il ricorso al mercato tramite un minibond, quale sia la più adatta alle esigenze dell’azienda.

Fondato nel 2003 da Federico De Ponti – presidente in carica di Assosport Confindustria e board member della Federation of the European Sporting Goods Industry di Bruxelles – al quale si è aggiunto nel 2005 Edoardo De Ponti, il gruppo Boxeur Des Rues è oggi una realtà consolidata in Italia e in Europa con un’importante presenza retail e un posizionamento che copre sia il segmento athleisure con felpe e t-shirt con una forte identità di brand che il segmento premium streetwear con jeans e giubbotti dall’importante contenuto tecnologico, caratterizzati dalla ricerca di tessuti tecnici ad alta performance.

I fondatori – imprenditori quarantenni di prima generazione – hanno fatto crescere autonomamente il Gruppo fino agli attuali c29 milioni di euro di fatturato 2019, in linea con il 2018. Nell’ultimo anno il gruppo ha lavorato molto sulla redditività, incrementando significativamente la marginalità operativa (EBITDA) che è passata dal 10% del 2018 al 12% del 2019 e con ulteriori concrete e rilevanti prospettive di crescita per il prossimo triennio.

In controtendenza alle performance generali del mondo retail, nel 2019 la rete retail del gruppo ha visto un incremento del margine lordo like-for-like del 4,6%, frutto del successo del riposizionamento strategico. Il numero dei dipendenti è passato da 220 nel 2018 a 250 nel 2019.

Il piano industriale 2020-2022 prevede l’ampliamento della rete retail, che conta ad oggi 46 negozi diretti, di cui 28 in Italia e 18 tra Svizzera, Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Polonia; lo sviluppo del canale wholesale (già attivo in Francia e in Austria) e soprattutto la crescita delle vendite online sia tramite l’e-shop proprietario (introdotto solo nella seconda metà del 2019) che nei principali marketplace premium.

I driver di crescita del piano industriale prevedono collaborazioni con brand di alto profilo – come il recente co-branding di felpe e cappellini con Swarovski – volte a consolidare il posizionamento nel luxury streetwear. Nel mondo athleisure – in grande crescita a livello globale – il gruppo punta ad aumentare la quota di accessori, womenswear e kidswear per aumentare ulteriormente la redditività.

Per cogliere questi obiettivi e per consolidare il posizionamento nell’industry e il network internazionale, gli azionisti stanno dunque valutando un’operazione di finanza straordinaria che sia in grado di supportare la crescita sia in termini finanziari che strategici. In particolare, l’operazione di sviluppo permetterebbe al gruppo di completare il progetto omnicanalità, con importanti riflessi sulla marginalità operativa, e di aprire nuovi mercati internazionali sia sul canale wholesale che con selezionate aperture retail. Nel medio periodo, i mercati strategici saranno sicuramente UK, US e Cina.

 

Noemi

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