Cairo con Imi ed Equita vince la partita per Rcs

Dopo una battaglia a colpi di rilancio, alla fine Urbano Cairo (nella foto), con la sua Cairo Communication, affiancata dagli advisor di Banca Imi, guidata da Gaetano Micciché, e da Equita sim di Alessandro Profumo conquista il controllo di Rcs, portando a casa il 48,82% del capitale.

La cordata concorrente guidata da Investindustrial si ferma al 37,7%, una percentuale che rende valida l’offerta dal punto di vista formale, ma troppo bassa per interessare al numero uno di Investindustral, Andrea Bonomi, che infatti ha deciso di rinunciare alla partita.

Ora il prossimo 21 luglio gli azionisti che hanno apportato i loro titoli Rcs all’opa di Imh potranno scegliere se migrare verso l’opa vincitrice, portando Cairo a raggiungere fino al 61,75%, e quindi Imh molto probabilmente non raggiungerebbe comunque la percentuale di blocco. C’è poi un 13,48% di capitale che non è andato ad alcuna offerta e che potrebbe a sua volta migrare verso Cairo Communication, sempre che le azioni non siano state comprate negli ultimi giorni. 

Bonomi, quindi, ha deciso di uscire dal capitale di Im mentre gli altri soci della holding (Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e Unipol ) sono invece interessati a restare nel capitale del gruppo editoriale e saliranno dal 22,4% a poco meno del 25%, comprando il 2,17% di Rcs acquistato direttamente sul mercato da Imh. Dopodiché i soci storici di Rcs decideranno se restare riuniti in Imh oppure se liquidare il veicolo e tenere le loro azioni singolarmente.

Successivamente, Cairo vuole convocare, entro l’estate, l’assemblea straordinaria della casa editrice proprietaria del Corriere della Sera per avviare il progetto di fusione con Cairo Communication e per definire il ricambio del consiglio d’amministrazione, che l’editore piemontese vuole guidare attivamente.  

Noemi

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