Cerved, mandato a Mediobanca per valutazione opzioni su divisione gestione npl

Cerved Group ha conferito un mandato all’advisor Mediobanca per la “valutazione esplorativa di opzioni strategiche” riguardo alla divisione Cerved Credit Management Group, ovvero il business della gestione dei crediti deteriorati.
E’ quanto si legge in un comunicato del gruppo guidato da Andrea Mignanelli (nella foto), che conferma le anticipazioni pubblicate dal Sole 24 Ore.
“Allo stato”, precisa la nota, le valutazioni “sono ancora in fase preliminare e pertanto la società non ha assunto alcuna deliberazione in merito”.
Il quotidiano ricorda che la business unit al 30 giugno scorso aveva in gestione 53,3 miliardi di crediti, di cui 43,8 miliardi deteriorati e il resto performing.
Secondo Il Sole, Cerved ha sul tavolo “diverse opzioni: la vendita della divisione, l’integrazione con altri operatori specializzati o partnership di carattere industriale”.

Commentando con gli analisti i risultati del primo semestre, Mignanelli, riferendosi al trend di aggregazioni tra servicer, aveva dichiarato: “Siamo flessibili. Siamo ben coscienti di che cosa sta accadendo sul mercato e faremo del nostro meglio per cogliere le migliori opportunità”. Posto che l’AD aveva già elencato le possibilità per la divisione – che lo stesso Mignanelli ha creato e fatto crescere nel corso degli anni, prima di prendere le redini dell’intero gruppo -, aveva poi precisato: “Potremmo anche conservare il controllo di un asset che cresce felicemente del 30% quest’anno”.

Attualmente l’industria della gestione dei crediti problematici vede la trattativa in esclusiva tra Credito Fondiario e Banca Ifis. Ovviamente Cerved Credit Management, numero due del settore, rappresenta un boccone appetibile per i leader consolidati (doValue e MB Credit Management, per esempio), per chi sta crescendo a ritmi elevati (Prelios, Intrum e illimity) e per altri player a caccia di opportunità (Fire, Guber e Hoist Finance).

Noemi

SHARE