Dea Capital con Idea Ccr investe in Pieralisi

DeA Capital Alternative Funds SGR, con il fondo IDeA Corporate Credit Recovery II (Idea Ccr), chiude l’investimento nel gruppo Pieralisi Maip, realtà con sede nelle Marche, a Jesi, attiva nella produzione di macchinari per il settore oleario e nelle tecnologie della separazione.

Nell’operazione per Idea Ccr hanno lavorato Vincenzo Manganelli (nella foto), managing director e Luca Maran, Investment Director, PwC Advisory e Driver Re & Consulting sono stati advisor finanziari della società. ERM, Accuracy e Considi hanno assistito IDeA CCR II rispettivamente nelle due diligence ambientali / ESG, finanziaria e industriale.

L’operazione prevede un aumento di capitale di Pieralisi Maip da parte di Idea Ccr II, per una quota del 51%, e di Frapi (holding della famiglia Pieralisi), l’immissione di risorse finanziarie per proseguire il progetto di sviluppo da parte di IDeA CCR II e di taluni coinvestitori per complessivi 15 milioni di euro e la rimodulazione della struttura finanziaria del gruppo.

La famiglia Pieralisi manterrà una partecipazione nel capitale del 49%. Alla guida del gruppo è stato confermato Alessandro Leopardi, amministratore delegato nominato nel 2018, a cui è affidato il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano industriale approvato e la migliore strutturazione dei processi aziendali necessaria per affrontare tale sfida.

L’ingresso del fondo di restructuring della galassia Dea Capital ha come obiettivo quello di contribuire, al fianco della famiglia Pieralisi, al rafforzamento patrimoniale e finanziario del gruppo, accelerando i piani di sviluppo dell’azienda in tutti i settori di riferimento e consolidandone il posizionamento di leadership nel contesto competitivo globale.

La storia di Pieralisi fonda le sue radici nel 1888 ma è dal dopoguerra che l’attività dell’azienda si concentra sul settore dell’olio d’oliva. Oggi in tutto il mondo il 75% dell’olio di oliva è prodotto con macchine Pieralisi. Il know-how acquisito sul mercato dell’olio d’oliva è stato poi trasferito in altri segmenti che utilizzano le medesime tecnologie di separazione, in particolare nel trattamento delle acque. Nel 2019 il gruppo ha registrato un fatturato di oltre 104 milioni e un EBITDA di circa 12 milioni.

 

 

Noemi

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