Elliott vende l’Hotel Bauer di Venezia al gruppo austriaco Signa

L’Hotel Bauer di Venezia passa al gruppo austriaco Signa, che ne ha rilevato la proprietà dall’investment company Elliott.

Elliott aveva acquisito il 95% delle azioni di Bauer SpA a fine 2018 (con il rimanente 5% detenuto da Blue Skye), dopo aver rilevato un debito con le banche per circa 75 milioni nel 2016.

All’epoca, Bauer SpA possedeva sia le proprietà del Grand Hotel Bauer a San Marco, sia quelle di Bauer Palladio sull’isola della Giudecca. Secondo quanto riportato all’epoca da alcuni giornali locali, il gruppo guidato da Paul Singer aveva preso in considerazione la possibilità di affidare la gestione dell’hotel Bauer San Marco a gruppi internazionali dell’hotellerie. Successivamente, sulla base delle proposte ricevute, Elliott aveva deciso di scorporare il Bauer San Marco (rimasto in capo a Bauer SpA.) dalle proprietà degli asset di Bauer Palladio alla Giudecca, che sono state conferite ad una newco, denominata Project Giudecca Srl, che rimane in capo a Elliot e per il 5% a Blue Skye.

Ora, dunque, la cessione dell’albergo in piazza San Marco a Signa, per un prezzo che le parti non hanno comunicato.

La nota del gruppo austriaco che ufficializza l’operazione riporta le parole dell’amministratore delegato di Signa, Christoph Stadlhuber, sull’unicità dell’asset acquisito e le dichirazioni di Elliott sulla portata di siglare un deal nel real estate, e in particolare nel segmento dell’hotellerie, in questa fase storica, segnata dalla crisi del Covid-19.

L’Hote Bauer venne inaugurato nel 1880 e all’epoca era di proprietà dell’imprenditore Julius Grünwald e della moglie. Nel 1930 passò alla famiglia Benatti.

 

Heinz Hager di Signa Italy sottolinea l’impegno del gruppo nel nostro Paese, dove gestisce oltre 210 camere che torneranno pienamente operative al più tardi a inizio luglio. A Signa fa capo Villa Eden Luxury Resort sul Lago di Garda. Signa attualmente ha in pipeline progetti per un ammontare di 12 miliardi di euro fra Austria, Germania, Italia, Svizzera e Lussemburgo. Il gruppo austriaco nel 2019 ha comprato il Chrysler Building a New York.

Secondo quanto riferiscono fonti vicine ad Elliott, l’investment company è orientata a rimanere un importante investitore nel panorama italiano, dove il fondo continua a vedere opportunità e dove intende confermarsi con un ruolo attivo per la ripresa del Paese.

Noemi

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