F2i raccoglie per il terzo fondo oltre 3 miliardi. Bnp e Mediobanca advisor

F2i chiude il primo closing del terzo fondo con una raccolta pari a circa 3,14 miliardi di euro, che potrà salire a inizio 2018 al valore massimo previsto pari a 3,3 miliardi di euro. Nell’operazione, Bnp Paribas e Mediobanca sono financial advisor mentre Capstone Partners agisce quale “global placement agent” per la raccolta presso nuovi investitori internazionali.

Per Mediobanca l’operazione è stata seguita da Davide Bertone e Andrea Sorci per la parte di coverage – financial sponsor e Claudia Fornaro e Francesco Bosco per il team Energy & Infrastructure.

Il Terzo Fondo, che avrà scadenza massima nel 2030, eredita, attraverso una fusione approvata dal 98,8% degli investitori in assemblea, le dotazioni patrimoniali del Primo Fondo F2i e inizia la sua attività con un portafoglio infrastrutturale con asset nel settore aeroportuale, delle reti gas, delle energie rinnovabili solari e del ciclo idrico integrato.

Tra i principali investitori italiani, hanno confermato un forte sostegno all’iniziativa numerose Fondazioni Bancarie e Casse di Previdenza, Assicurazioni e Istituzioni finanziarie che hanno accompagnato sin dall’origine la crescita di F2i. Nel complesso, gli investitori italiani ed esteri già presenti nel Primo Fondo hanno deciso di reinvestire nel Terzo Fondo risorse per circa 1,740 miliardi. A tali risorse si affianca la nuova raccolta, per 1,4 miliardi, proveniente da primari investitori esteri, tra cui il fondi pensione, fondi sovrani, asset manager e assicurazioni.

Ad esito dell’operazione , il Primo Fondo F2i chiude la propria attività decennale con risultati molto positivi: rispetto al capitale complessivamente richiamato ai soci, pari a 1,823 miliardi, il valore finale del Fondo è risultato in crescita di circa l’83%, risultando pari a 3,340 miliardi.

“L’obiettivo, ha spiegato l’amministratore delegato di F2i Renato Ravanelli (nella foto) – era di raccogliere nuovi capitali per continuare a sviluppare, in Italia e all’estero, la dotazione infrastrutturale costruita sino a oggi dal Primo Fondo F2i che ha utilizzato tutte le dotazioni finanziarie a disposizione”.

Oltre al Terzo Fondo, la SGR ha in gestione il Secondo Fondo F2i, la cui raccolta si era chiusa nel giugno 2015 con una dotazione finanziaria superiore a 1.240 milioni di euro. Il 75% di tali risorse sono già state investite in 6 differenti settori di attività (reti gas, aeroporti, rinnovabili eoliche e da biomassa, reti logiche nel settore della monetica, infrastrutture sanitarie, telecomunicazione).

 

Noemi

SHARE