Febbre da minibond: ad agosto emissioni per oltre 50 milioni

C’è fermento nel mercato dei minibond italiani. Nei giorni scorsi, solo Anthilia Capital Partners, che ha creato un fondo specializzato nell’investimento proprio in questo strumento chiamato Anthilia Bond Impresa Territorio, ha chiuso tre operazioni su mini-bond per un valore complessivo di 48,3 milioni di euro.

L’emissione obbligazionaria più grande è stata quella di Industrial SpA – Gruppo Seri, società operativa nel segmento degli accumulatori elettrici. Il gruppo ha emesso un minibond da 25,3 milioni di euro con opzione di riapertura fino a 50 milioni, strutturato in tre tranche in scadenza rispettivamente nel 2020, 2021 e 2022 e una cedola del 5,3%. 
Oltre ad Anthilia, lead manager ed arranger dell’operazione, ci sono stati altri quattro sottoscrittori, la Popolare di Milano, Finint, Pioneer e Zenit Sgr.

La seconda emissione di mini-bond è stata realizzata da Cartiere Villa Lagarina a inizio mese, per un valore di 20 milioni di euro. L’emissione, con scadenza nel 2021 e un tasso fisso del 5%, rappresenta la seconda tranche di un precedente bond da 10 milioni. Finint e Kon hanno curato l’operazione, e Anthilia, Zenit e PensPlan sono stati i principali sottoscrittori.

Infine, la terza emissione è quella di Sirio, società attiva nella ristorazione commerciale. Il mini bond ha un valore di 3 milioni di euro con facility a 5 milioni, scadenza nel 2022 e rendimento effettivo del 6,9%. Accanto ad Anthilia come sottoscrittore è intervenuta in questo caso Banca Carim.

Sempre ad agosto, Pioneer Investments, attraverso Pioneer Progetto Italia, ha sottoscritto il prestito obbligazionario emesso da Qs Group, azienda marchigiana specializzata nella realizzazione di impianti per la lavorazione della lamiera e plastica, dal valore di 5 milioni di euro.

 

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