Garofalo Health Care con Lazard va in Borsa, Peninsula investe 27 milioni
La società delle cliniche Garofalo Health Care si prepara a sbarcare in Borsa, sfidando le turbolenze che in questo momento colpiscono il mercato e l’Italia. La società, affiancata da Lazard, ha infatti presentato la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sull’Mta di Borsa Italiana.
L’offerta, integralmente in aumento di capitale, riguarda il 25% del capitale sociale più l’opzione greenshoe per un ulteriore 10%. Il prezzo è compreso in una forchetta che va da 3,34 a massimi 3,67 euro per azione, per una valorizzazione della società compresa tra i 200 e i 220 milioni di euro.
Il gruppo sanitario Garofalo, oggi uno dei primi tra i privati nel settore sanitario italiano, è stato fondato negli anni ’70 dal chirurgo Raffaele Garofalo. Oggi il gruppo romano controlla 18 cliniche tra Piemonte, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria e Lazio e nel 2017 ha registrato ricavi per oltre 150 milioni di euro, con un ebitda da 27 milioni. Con queste nuove risorse provenienti dalla quotazione punta a crescere, anche per linee esterne.
L’inizio delle negoziazioni delle azioni della Società sul Mta è atteso per il 9 novembre prossimo.
Nell’operazione Credit Suisse ed Equita Sim – che è anche sponsor – agiscono in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner. Per l’advisor finanziario Lazard hanno lavorato Massimo Pappone, Alessandro Foschi, Lorenzo Ruggeri e Giorgio Passerini.