Generali colloca un bond subordinato da 850 milioni
Il Gruppo Generali ha lanciato un’emissione obbligazionaria subordinata per un importo complessivo di 850 milioni, rivolta a investitori istituzionali. Il titolo subordinato ha una scadenza di 32 anni e una call dopo 12 anni. L’obbligazione stacca una cedola del 5% al di sotto di quella dei bond Generali in circolazione al 5,5 per cento.
Per il bond, il gruppo del Leone ha ricevuto ordini da circa 270 investitori, dei quali 83% esteri e in prevalenza fondi di investimento e altre compagnie di assicurazioni europee, per un totale di oltre 2,4 miliardi, 2,8 volte rispetto al target iniziale.In particolare, sempre riguardo agli investitori, il 31% del collocamento è stato destinato a soggetti inglesi e irlandesi, il 17% ad investitori italiani, circa l’11% ad investitori francesi, il 15% a tedeschi ed il 4% a investitori del Nord Europa.
L’emissione, si legge nella nota, è finalizzata al rifinanziamento del debito subordinato di gruppo con prima call date nel 2017, rimborso anticipato pari complessivamente a 869 milioni.
A gestire il deal sono stati Bnp Paribas, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Ubs e UniCredit.
Intanto, dall’Italia arriva una maxi cedola a favore della casa madre per un dividendo complessivo di 900 milioni di euro. Come nel passato esercizio, anche nel 2016 l’assemblea della controllata del Leone tenuta a fine aprile ha infatti deliberato di girare alla holding l’intero utile di esercizio prodotto lo scorso anno, e inoltre, Generali Italia ha anche attinto alla “Riserva da sovrapprezzo di emissioni”, arrivando alla cifra di quasi un miliardo, la base attorno alla quale la holding costruirà a sua volta il dividendo che verserà ai propri azionisti.